Duplice raccapricciante omicidio della Bolognina, Individuato il movente: 20 mila euro

Il motivo che ha portato alla tragica morte di due uomini a Bologna, avvenuta nei giorni scorsi, sembra essere legato a una controversia economica fra coinquilini. Secondo le indagini condotte dalla squadra mobile e coordinate dal pm Tommaso Pierini, il litigio sarebbe scoppiato per una somma di 20 mila euro, pattuita per risolvere anticipatamente un contratto di affitto.

Le vittime, Luca Monaldi, 54 anni, e Luca Gombi, 50, uniti civilmente dal 2023, avevano deciso di vendere il loro appartamento in piazza dell’Unità per trasferirsi in campagna. L’immobile era già stato trovato un acquirente disposto a prenderlo solo dopo lo sgombero. La sera del 2 giugno, intorno alle 5:30 del mattino, alcuni vicini hanno sentito delle urla provenire dall’ultimo piano del palazzo al civico 15. L’arrivo delle forze dell’ordine ha portato alla scoperta dei due corpi, uno adagiato in cucina e l’altro nel tinello, entrambi uccisi con un’arma da taglio.

Entrambi indossavano ancora abiti e scarpe, e stringevano un coltello ciascuno: uno insanguinato, l’altro no. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso la fuga di Gennaro Maffia, 48 anni, operaio edile nato in Venezuela ma di origini italiane, disoccupato e con un regolare contratto di affitto per una stanza nell’appartamento delle vittime. Il video lo mostra mentre lascia l’abitazione con uno zaino e delle valigie, allontanandosi rapidamente.

Le indagini hanno ricostruito che, dopo il delitto, Maffia è rimasto nell’appartamento per circa venti-trenta minuti, poi ha preso un taxi verso l’aeroporto Marconi di Bologna. Qui ha acquistato in contanti due biglietti aerei, uno per Madrid e l’altro per Barcellona, imbarcandosi su quest’ultimo. La polizia spagnola lo ha poi fermato a Barcellona, dove sul corpo sono stati riscontrati segni di colluttazione.

Il dirigente della squadra mobile, Guglielmo Battisti, ha raccontato che le forze dell’ordine hanno agito tempestivamente, individuando il sospettato e predisponendo una misura cautelare in carcere entro 11 ore dal ritrovamento dei corpi. Il gip ha emesso un mandato di arresto europeo, poiché l’uomo si trovava in Spagna. L’acquisto dei biglietti è avvenuto poco prima della fuga, segno di una decisione presa all’improvviso.

Tra le dinamiche ricostruite, emergono tensioni economiche tra i proprietari di casa e il coinquilino, culminate in un confronto acceso. Giovedì precedente al delitto, Maffia avrebbe avuto un colloquio in banca, durante il quale accusava uno dei due uomini di aver sottratto fondi, lasciando intendere conseguenze con la frase “La pagheranno”. La mattina del delitto, il cellulare dell’operaio risultava spento.

Sulla scena del crimine sono stati trovati residui di sangue in un borsello appartenente a una delle vittime, attualmente in fase di analisi. Maffia è ora detenuto in carcere a Barcellona e dovrà essere ascoltato dalle autorità spagnole. Le forze dell’ordine hanno inoltre eseguito perquisizioni nei suoi bagagli, alla ricerca di ulteriori prove legate all’omicidio.