Si passa poi alla votazione dell’Ordine del giorno presentato dai Gruppi Consiliari di DML, RETE e RF per impegnare il Congresso di Stato, tramite i competenti uffici, alla revoca di tutti i provvedimenti adottati in tema di residenze fiscali non domiciliate, con riferimento alle circolari applicative e all’autorizzazione rilasciata alla Società “San Marino World”.
Nicola Renzi (RF): “Siamo di fronte ad un ordine del giorno semplicissimo che richiede due cose. La prima questione riguarda cosa sta succedendo oggi. Tutti sappiamo che c’è un locale preso in affitto dove ci sono delle attività economiche che vengono svolte e qualcuno che sta continuando ad operare. La seconda questione è che, visto che il sito è uscito, noi pretendiamo che siano ritirate quelle circolari. Oggi vogliamo sapere se quelle due circolari sono state ritirate. Io non mi fido di questa persona. Non mi fidavo prima, non mi fido oggi e non voglio che operi con la Repubblica di San Marino vendendo le nostre residenze”.
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Segretario di Stato Luca Beccari: “Le circolari e l’autorizzazione non sono ancora stati ritirati. Vi spiego anche il perchè. Nella legge sulle residenze fiscali non domiciliate, abbiamo cercato di impostare un procedimento che andasse a chiarire i passaggi necessari per poter svolgere quel tipo di attività. Ho già detto che lo scopo delle circolari non è quello di derogare alla legge, ma è quello di introdurre degli elementi aggiuntivi rispetto alla legge coerenti con lo spirito della legge. Nell’ambito delle circolari abbiamo previsto il tema dell’autorizzazione. L’autorizzazione non è l’autorizzazione a costruire, non è l’autorizzazione che ti dà la possibilità di cambiare gli indici di edificabilità, che ti dà la possibilità di prenderti un’area dello Stato. Questi sono tutti aspetti che stanno su un altro piano autorizzativo. L’autorizzazione rilasciata a istanza dell’investitore è un’autorizzazione che sostanzialmente dice: “Caro investitore, se tu fai l’investimento che dici di voler fare o un investimento alternativo con queste caratteristiche su altre aree in altre modalità, tu hai la possibilità di ricevere residenze fiscali non domiciliati”. E voi mi direte, perchè c’è bisogno di dirlo prima che uno ha fatto un investimento? Perchè se uno deve fare un investimento ed è una persona minimamente strutturata, dovrà avere un’indicazione che quel tipo di investimento corrisponde a quello che la legge si prefigurava. L’autorizzazione, che è unica, ha una serie di prescrizioni molto precise. Occorre ottenere un’autorizzazione del Congresso, occorre ottenere un avvio lavori e anche le eventuali attività nelle more dell’investimento su strutture temporanee devono essere fatte su attività che hanno i requisiti previsti dalla legge, cioè 5 Stelle. Su questa vicenda, ci sono due piani. Un piano che è quello di quanto che è uscito su quel sito, le modalità, le parole usate, le frasi, i documenti pubblicati che sono elementi che, dal mio punto di vista sono inqualificabili e l’ho già detto a microfono nella scorsa Commissione. L’altro piano riguarda invece il tema del percorso autorizzativo, o comunque dei passaggi amministrativi che sono stati posti in essere, che sono stati fatti nello spirito non di togliere cose previste dalla legge, ma piuttosto di inquadrare una serie di elementi che ritengo siano più tutelanti per lo Stato.
Commissario Renzi le posso già dire che dal mio punto di vista le cose cambiano drammaticamente dalla pubblicazione di quegli atti e non vado oltre. Quindi non è la questione di tenere l’investitore, è la questione che torniamo al punto zero se ritiriamo quei documenti. La questione è che non c’è nessun paletto o nessun limite oltre a quelli previsti dalla legge per evitare quel tipo di attività a meno che non si va a revocare la società. Allora io dico: c’è un ordine del giorno, ci sono due Commissioni congiunte che si devono esprimere e valutare i fatti anche sulla base dei controlli che abbiamo demandato come Congresso di Stato. Già oggi la società non può operare nell’attività di residenze fiscali non domiciliate. Non è neanche nella condizione di investire se non fare attività di studio o attività di indagine. Non può certo fare attività fisiche di svolgimento di quell’attività, per cui non c’è neanche un rischio immediato in quel senso”.
Nicola Renzi (RF): “Qui viene fuori che il DES lo facciamo per circolare del Direttore di Dipartimento? Ci pigliate in giro? Poi scopriamo che l’autorizzazione a realizzare un progetto così importante, così impattante sulla Repubblica di San Marino, la dà un Segretario di Stato in solitaria, senza che neanche lo sappiano gli altri membri del Congresso di Stato. Davvero voi pensate che un paese si governa così? Oggi non ci sono più scuse per nessuno: oggi sappiamo come si chiama quel progetto. Se voi le volete approvare, continuate a mantenere la situazione così. Questo è il momento delle posizioni chiare, anche in maggioranza: volete che vengano ritirate immediatamente quelle due circolari e l’autorizzazione o no? Le cose si fanno alla luce del sole dicendo chiaramente cosa si pensa”.
Manuel Ciavatta (PDCS): “Il Segretario Beccari ha spiegato molto chiaramente le questioni e anche le ragioni del perchè sia non necessario e neanche opportuno ritirare le circolari esplicative. La maggioranza ha fatto una scelta: questa legge non disciplina il DES, ma disciplina le residenze fiscali non domiciliate. Peraltro il segretario Beccari mi pare che abbia detto che dopo che il governo ha dato mandato di fare tutte le verifiche necessarie rispetto a questa questione non si è sottratto a nessun tipo di scelta di conseguenza. Per cui ritengo che qualora ci sia la necessità di ritirare anche le autorizzazioni a seguire si possa fare anche questo. A fronte di questa cosa credo che l’opposizione debba aspettare il tempo che da mandato consigliare abbiamo rispetto alla convocazione congiunta e a quelle che sono le verifiche del caso su tutta la vicenda. Nessuno vuole fare le cose di nascosto. Poi per carità: la questione emersa sul sito della SMWorld non è piaciuta a nessuno e l’abbiamo tutti stigmatizzata, a partire dal nostro partito. Io credo che nessuno possa dire che la maggioranza vuole che San Marino sia come Monaco perchè non è così. Ma credo nelle opportunità che erano le residenze fiscali non domiciliate che la maggioranza nella scorsa legislatura ha portato avanti e che, ad oggi, non hanno dato nessuno risultato”.
Fabio Righi (D-ML): “Nella precedente legislatura era stato proposto un progetto dove siamo stati convocati come membri di governo per poter analizzare il progetto che veniva presentato dall’imprenditore in questione. Il progetto aveva, nè più nè meno, una dinamica di vendita del paese. Si creava un sistema per cui quel soggetto diventava l’unico referente e accentratore di tutte le attività e i servizi connessi. Noi da dentro la maggioranza a suo tempo, come Domani Motus Liberi, abbiamo fortemente contrastato questo tipo di attività. Qui si attribuisce ad una segreteria di Stato prima e a una società dopo il potere di gestire i programmi di residenza fiscale non domiciliati ritornando nel progetto in mano all’imprenditore con i quali evidentemente qualcuno si è speso. E’ molto semplice. Noi gli stiamo consegnando le chiavi del paese nelle mani. Qui, inoltre, si introduce una forma societaria che è la società di gestione che non c’è nè nella legge nè nelle circolari. Aggiungo che sono mesi che abbiamo informazioni, su un’attività di ingaggio di professionisti a Milano per questo progetto che si chiama San Marino World che prevede la costruzione di 600, 700, 800 appartamenti”.
Giuseppe Maria Morganti (Libera): “Io ritengo il DES una disgrazia per la Repubblica di San Marino. C’è però un altro elemento che richiamerei, il fatto che il Congresso di Stato ha il potere di decidere di revocare qualsiasi tipo di autorizzazione a fronte del fatto che qualcuno abbia portato il nocumento alla Repubblica di San Marino e credo che siamo proprio nel caso del nocumento alla Repubblica di San Marino. Tra l’altro, non è solamente un danno che si riflette sulla nostra dignità di Stato ma è un danno che si riflette anche sui percorsi che dobbiamo fare di apertura nei confronti dell’Unione Europea. Quindi è un doppio danno. Credo che una decisione al più presto debba essere adottata in maniera tranchant”.
Gerardo Giovagnoli (PSD): “Questo personaggio ha agito in maniera pubblica ed evidente che lo ha fatto oltrepassando certi limiti che noi vogliamo imprimere alla immagine della Repubblica, soprattutto nel momento in cui ci pregiamo di arrivare entro breve all’accordo di associazione con l’Unione Europea. Aggiungo che l’autorizzazione non c’è finchè il progetto da parte del Congresso di Stato non viene approvato e io non ho visto nessun progetto e credo che a questo punto non ce ne saranno”.
L’ordine del giorno viene respinto con 8 voti contrari e 4 voti favorevoli. La sessione si conclude, come da odg, poco dopo le 14:30.
Fonte: Askanews
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