Il mercato immobiliare della piccola Andorra non conosce crisi! Infatti anche in piena crisi internazionale e G20 Andorra continua a crescere.
La crescita è dovuta ad una dinamica gestione dei problemi economici da parte del governo locale.
Nel 2005 il mercato immobiliare è cresciuto del 19 per cento, e nel 2006 del 16 per cento, nel 2007 del 10 per cento e così via.
Ci sono tre flussi di acquirenti per Andorra, Il mercato locale, gli acquirenti in cerca della seconda casa per la residenza turistica e i buyers internazionali che vogliono acquisire la residenza per fare impresa o portare capitali.
Il principato di Monaco di recente è diventato il paese più caro in Europa per i beni immobiliari, uno studio di 32m2 nel Principato di Monaco raggiunge un costo di circa un milione di euro mentre Andorra ha un costo pari a circa la metà.
Oltre ad attirare investitori internazionali in numero crescente, le autorità di Andorra hanno investito ingenti risorse in infrastrutture sciistiche, accrescendo il potenziale turistico del paese e, successivamente, il mercato immobiliare.
Uno dei pochi inconvenienti per gli investitori internazionali che volgiono operare su Andorra è la lontananza di un aereoporto internazionale, infatti il più vicino è a Barcellona o Tolosa, mentre per Montecarlo è presente un grande aeroporto internazionale a Nizza e si arriva al Principato in 10 minuti in elicottero.
Andorra basa parte della sua economia sulla concessione di residenze ad investitori internazionali ed il Governo di Andorra ha annunciato che il numero delle concessioni passerà dalle precedenti 200 residenze all’anno a oltre 500 ( con enormi ricadute sul mercato bancario, commerciale e di entrate per l’erario ).
Andorra sta vivendo un boom tra gli investitori internazionali, non sorprende che il governo abbia sposato favorevolmente l’idea di aprire sempre di più il paese al mondo concedendo residenze qualificate. Oltre agli affari Andorra è apprezzata da chi vede l’occasione ideale per vivere in un ambiente esente dalla criminalità.
Noi invece a San Marino attendiamo il cambiamento di mentalità che stenta ad arrivare.
Luca Veronesi