
Mentre Putin bombarda l’Ucraina e l’Occidente, l’Occidente bombarda se stesso.
Opinioni pubbliche varie che variamente giustificano Putin per le “colpe” dell’Occidente, il Primo Ministro inglese che viene sfiduciato dai suoi ministri e dal suo partito, un ex Primo Ministro italiano che accende micce e miccette sotto la sedia del suo successore, minacciando la crisi di Governo a Luglio, un ex Ministro dell’Interno che la minaccia a settembre, un Cancelliere tedesco che sembra governare San Marino e non la grande Germania, i francesi che prima fanno vincere Macron e poi lo fanno perdere dopo qualche giorno, gli americani che possono far rivincere Trump, nonostante tutto.
Diciamolo, l’Occidente è un gran casino.
Non per quello che dicono gli antioccidentali d’Occidente, dal bordo delle loro piscine.
Per le “colpe” dell’Occidente, per la sua “protervia”, per l’arroganza, per l’attitudine al “dominio” del mondo.
No! No, per l’esatto contrario, per la sua propensione al suicidio.
Per il suo sforzo continuo a conquistare nuovi spazi di debolezza, di inefficienza, di dipendenza, di minorità. Di ottusità. Di auto colpevolezza. Di autodemolizione di ogni propria autorità politica e statuale.
Tutti, tutti picchiano sullo Stato, sugli Stati, sulla politica, sui politici, sui partiti, continuamente, ossessivamente, per poi lamentarci che nello Stato, in politica, nei partiti, ci vanno non i migliori.
Per poi lamentarci della debolezza della politica e dello Stato. Dopo aver contribuito a demolirli.
Mentre nei Paesi autoritari si fa il lavoro opposto, naturalmente.
Mentre ridono di noi.
Però io preferisco una democrazia sbrindellata a Putin, a Xi e a compagni.
Comunque, sia chiaro.
La nostra democrazia è debole.
Ma è la democrazia bellezza.
Dovremmo averne più cura.
Ricordiamocelo quando scarichiamo quintali di veleno su chi, momentaneamente, governa.
Oppure trasferiamoci da chi governa o pretende di governare a vita.
Trasferiamoci. Oppure, meglio, trasferitevi.
Prima che loro si trasferiscano da noi.
Sergio Pizzolante