Un altro grande personaggio della nostra storia recente ci ha lasciato. Il professor Rossi, per tutti “Peppino”, che fino a poco tempo fa vedevamo passeggiare per le vie del Paese e fermarsi amabilmente a conversare con tutti.
Sempre impegnato, sempre attivo, sempre lucido finché la fiamma della vita si è spenta. Dolcemente, come la luce di una candela. Un personaggio eclettico, che non ha fermato i suoi interessi al mondo della scuola, ma che si è occupato di tutto: dall’Associazione Donatori di Sangue, alla Federazione Balestrieri; dal giornalismo, all’Unesco, ai soggiorni culturali dei giovani sammarinesi residenti all’estero, alle pubblicazioni. Il tutto, con un solo denominatore comune: l’amore per San Marino e per le sue istituzioni, la sua storia, le sue tradizioni. Di cui conosceva tutto, come un vero e proprio archivio vivente.
E aveva un grande pregio, quello di saper comunicare agli altri le sue conoscenze e la sua esperienza. Per questo, i suoi allievi e tutti coloro che anno avuto modo di ascoltarne relazioni, interventi, o semplicemente i racconti, non possono dimenticare il fascino delle sue parole.
Con altrettanta facilità scriveva, lasciandoci preziosa testimonianza non solo della storia e delle istituzioni, ma anche di fatti e personaggi che descrivono, con tocchi di impareggiabile poesia, la San Marino dei tempi andati.
Caro Peppino, ci mancherai.
Come mancherai a tutti i nostri concittadini che hanno sempre visto in te un faro della cultura sammarinese.
