Quest’oggi i sindacati storici di San Marino (csdl e cdls) hanno proclamato alcune ore di sciopero.
La foto non rende giustizia e quest’oggi certo non saranno a maniche corte, con la temperatura che fa in città.
Dicevamo, non sono bastati gli inviti sia del Governo, dell’Anis e di alcune categorie per fare in modo che ciò non avvenisse. Totale chiusura, almeno in questa ultima parte della trattativa, da parte delle organizzazioni sindacali, ma di questo ne abbiamo già parlato abbastanza; soprattutto il ns. erremax.
La domanda che sorge spontanea è, va bene la tutela dei lavoratori, va bene che il diritto allo sciopero è sacrosanto – come quello di non farlo – ma per che cosa? per richiedere quanti soldi?
E’ vero che non si richiedono solo quelli, ma – almeno a me – sembra singolare chiedere aumenti (per di più già concessi in misura inferiore a quelli richiesti) quando tutta l’economina va indietro, ovvero quando c’è una forte recessione. Mi sembra un controsenso!
Alla fine molti lavoratori (e non tutti dato che molti non lo faranno) perderanno delle ore retribuite di lavoro per poi cosa? alla fine perderanno più soldi di quelli che avranno – se poi li avranno -e, ciò – con il rispetto delle idee di tutti – mi sembra un controsenso. Allora sarebbe stato meglio fare uno sciopero ad oltranza! fino a che non ha soddisfazione delle proprie richieste. Perchè non viene portata avanti questa proposta più incisiva?
Sembra, invece, che le organizzazioni sindacali vedano questa ”prova di forza” come una sorta di legittimazione. Questo è comprensibile in quanto c’è la concorrenza!
L’altro sindacato (USL) non se ne sta con le mani in mano, e come tutte le nuove cose forse è più appetibile, rispetto ad un sindacato tradizionale. Molti ”delusi” sono e possono essere attratti proprio dalla novità. e da quello che sappiamo ha fatto incetta di iscritti.
Poi singolare è che per mobilitare le ”masse” si sia rivolti a RTV radio per degli spot pubblicitari. Costosi. Certa gente se le può permettere, anche in periodi di crisi!!