E se fosse tutto premeditato? Frutto di una organizzazione criminale?…….del Direttore Marco Severini

E se fosse tutto premeditato e frutto di un’abile regia, di una mano italiana (o straniera data l’importanza e l’internazionalità della mostra) così abile da sfuggire ai vari controlli in quanto ”specializzata” in questi tipi di lavori sporchi?

Il pensiero, lo stesso, è venuto sia a me che ad altri miei amici con i quali mi confronto spesso. Ma cosa sappiamo veramente del mondo delle mostre canine? Quanti soldi girano? Chi poteva avere l’interesse a far succedere tutto questo? Quali saranno le decisioni della Kennel dopo questo fattaccio? E soprattutto dove si sposteranno?

Chi sa darmi questa risposta?

Se è vero, come penso, che dietro a questo mondo così speciale, dietro alla patina di bellezza di questi cani supercampioni ed unici c’è un mondo, invece, spietato dove il denaro la fa da padrone nei rapporti tra i vari allevatori (i quali sono in prevalenza facoltosi) e magari tra questi e le varie organizzazioni, allora se così fosse si potrebbero spiegare molte cose.

E’ vero che questi cani, una volta che diventano campioni, valgono molti soldi? Esiste un mercato parallelo o in superficie di scambio a titolo oneroso di questi cani? Come campano e ben vivono (vedendo le loro auto) questi allevatori?

E se San Marino, o meglio la mostra canina decennale fosse stata presa di mira per motivi a noi non noti? magari economici! La gendarmeria o meglio i giudici sammarinesi dovrebbero sentire immediatamente l’organizzatore Stacchini e magari anche qualche allevatore…per escludere questa pista, magari in maniera definitiva.

Se è vero come è vero – come dice una ns. intervistata veterinaria – che sembra sia stata usata la stricnina a grandi dosaggi e che questa – sono le sue parole – è difficile da reperire in commercio, allora possiamo davvero pensare che ci sia dietro, a tutto questo, non un sammarinese spostato, in quanto non sarebbe così abile nel pensare o nel realizzare il tutto, ma la regia occulta e la mano feroce di un’organizzazione criminale di alto livello del settore dei cani. Con mezzi notevoli e cervelli abilissimi. Che con la reale assenza di controlli, in orari notturni, nella Repubblica ha potuto fare quel che voleva.

C’è qualcosa che non quadra nel dare la colpa al killer sammarinese, che al limite poteva preparare in maniera artigianale le polpette ma non di più. C’è qualcosa che non quadra! Che c’entrano i cani della mostra con le deiezioni (che dicono essere il motivo principale ed il fattore scatenante della rabbia del killer) che hanno portato il killer a fare queste azioni? Questi cani sono il top e di solito i padroni li accudiscono in maniera maniacale.

Ed è la tecnica, i materiali usati e soprattutto il fatto che ancora non sia stato preso il responsabile e non per demerito delle ns. forze dell’ordine, seppur dopo diversi mesi di appostamenti e di raccolta di indizi da parte della ns. Gendarmeria, a farci pensare.

Che le altre morti dei mesi scorsi siano state un depistaggio ben studiato da chi aveva tutto l’interesse a far saltare, in maniera definitiva, questa mostra? A portarla via da San Marino? e far pensare che fosse l’opera di uno squilibrato sammarinese.

I miei dubbi rimangono, e si fanno sempre più forti. Se sapete qualcosa o avete qualche dubbio contattatemi.

Marco Severini – Direttore del Giornale.ms

marco.severini@giornale.ms

 

ps. la foto è di uno dei due cani morti. Il Terrier di proprietà di un allevatore tedesco.