Andrea il ‘delfino socievole’ e curioso, che da un anno è la mascotte delle acque riminesi, è tornato a giocare e farsi accarezzare da sub e bagnanti. Un comportamento giocoso ed espansivo che però potrebbe costare molto caro al delfino, specie durante la stagione estiva quando sulle coste romagnole si riverseranno migliaia di bagnanti e diportisti
Per questo la Capitaneria di Porto e Fondazione Cetacea hanno stilato un decalogo di condotta a cui dovranno attenersi tutti coloro che avranno il piacere di incontrare il simpatico delfino.
Secondo gli esperti di Fondazione Cetacea il delfino tecnicamente viene definito un ‘lone sociable’, cioè un delfino solitario che cerca continuamente il contatto con l’uomo. I lone sociable (solitari e socievoli) sono quei delfini che si avvicinano a luoghi abitati dall’uomo e iniziano, spesso di loro iniziativa, a interagire con l’uomo.
Il fenomeno è ormai ben studiato, sebbene ancora con molti punti oscuri, e in un recente report sono stati contati, dal recente passato ad oggi, ben 91 casi di delfini solitari e socievoli nel mondo. Queste notizie destano, oltre alla sorpresa, anche una certa preoccupazione, perché è facile che questi animali diventino presto troppo confidenti con conseguenze nefaste per il delfino stesso.
In quei mesi il delfino si mosse lungo la costa romagnola, da Rimini a Ravenna, diventando protagonista ogni volta di eventi indimenticabili per chi li ha vissuti, ma sempre più condizionanti per il delfino, che lentamente andava perdendo la sua selvaticità e in qualche modo la sua autonomia. E’ stato salvato dall’inverno, che ha bloccato l’escalation di contatti e incontri “proibiti” col delfino, semplicemente perchè col freddo la gente ha smesso di frequentare l’acqua.
Andrea è ora tornato a farsi vedere nelle acque riminesi. “Durante l’avvistamento del 25 aprile scorso, è evidente come la deriva comportamentale del delfino sia continuata”, dicono gli esperti. L’esemplare ora si lascia fare tutto, carezze, abbracci, persino baci sul rostro. Si lascia prendere per la coda e girare sulla pancia, insomma una sorta di animale domestico.
Il codice di condotta evrrà divulgato sotto forma di locandina nei porti, circoli velici, e in generale nei luoghi frequentati da chi vive il mare, sia per lavoro che per passione.
Le Regole:
-In generale è bene non provare ad avvicinarsi troppo , toccare o nuotare col delfino, questo comporta grandi rischi sia per lui che per le persone.
-In nessun caso dare del cibo al delfino, è bene che mantenga la sua autonomia.
-Non gettare oggetti al delfino, più si abitua a giocare con elementi artificiali più diverrà dipendente dall’uomo.
-Non dirigere l’imbarcazione verso il delfino. Se il delfino si muove, mantenere una direzione parallela e stabile a bassa velocità.
-Mantenere le distanze, idealmente 100 metri, 200 se ci sono altre imbarcazioni.
-Se il delfino si avvicina alla barca non passare più di 15 minuti con lui.
-Se un’altra barca si trova col delfino al vostro arrivo, non avvicinarsi, non provare a richiamare l’attenzione del delfino, spegnere il motore e osservare a distanza.
-Se il delfino mostra di essere in fase di riposo o di alimentazione, non avvicinarsi, o meglio ancora allontanarsi.
Riposo e alimentazione sono due comportamenti cruciali che non devono essere in alcun modo disturbati o modificati.
-Molti delfini solitari mostrano interesse per le eliche. Se il delfino tente ad avvicinarsi troppo all’elica, e se questo è sicuro per voi, spegnere il motore.
-Se Il delfino dovesse seguire la vostra imbarcazione fino in porto o comunque in acque che ritiene non sicure, allertate la Capitaneria di Porto della sua presenza.