Oggi 22 aprile 2010 è celebrato in tutto il mondo, l’Earth Day 2010. Cambiamenti climatici, energia, conservazione e bio diversità, cibo e agricoltura, green economy, riduzione della produzione dei rifiuti, sviluppo sostenibile e acqua sono alcuni degli argomenti chiave di questa campagna globale che oggi celebra, in tutto il mondo, l’impegno in favore dell’ambiente e della terra. Questo accade in tutti gli stati tranne che nella Repubblica di San Marino dove la green economy, tanto sbandierata dal Governo, è sparita e di green sembrano essere rimaste solo le casse dell’erario pubblico, nelle quali non si capisce a quanto ammonti la disponibilità di risorse finanziarie. La terra non ha risorse illimitate, ciò è ancora più stringente per uno stato di 60 kmq che ha un limitato territorio e vive in stretta interdipendenza con le regioni limitrofe. I DdC rilevano che il Paese ha ancora gravi ritardi nelle politiche di tutela ambientale, è fermo all’anno zero per ciò che concerne la produzione di energia da fonti rinnovabili, non ha un piano di investimenti per la gestione delle risorsa idrica, non ha un piano per la gestione dei rifiuti e il loro utilizzo in termini di risorsa preziosa e recupero di materia prima. Nel 2008 è stata varata la prima legge per la produzione di energia da fonti rinnovabili, purtroppo il Movimento dei Democratici di Centro rileva come il Governo non abbia fatto, fino ad oggi, nulla per incentivare la produzione di energia. Come già segnalato in sede di approvazione della legge di bilancio dai consiglieri DdC Giovanni Lonfernini e Pier Marino Mularoni, le risorse stanziate dal Governo sono scarse e soprattutto mancano ancora le necessarie condizioni tecniche per produrre energia. “Devo ammettere che abbiamo avuto ragione – puntualizza Pier Marino Mularoni – avrei voluto essere smentito dai fatti in quanto quando si parla di ambiente le bandiere politiche non esistono. Il Governo non ha fatto nulla”. “In Italia e in Europa fioriscono gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili – afferma Giovanni Lonfernini – a San Marino si brilla per una politica energetica inefficiente ed obsoleta, dove anche in tiepide giornate primaverili come queste vediamo uffici pubblici con i caloriferi accesi alla faccia del risparmio energetico e dell’efficienza”. “E’ necessario un salto culturale e una modifica nel nostro stile di vita. La politica deve fare di più in stretta collaborazione con le associazioni impegnate per la tutela ambientale – afferma il Coordinatore DdC Marco Podeschi. Serve una riflessione seria e politiche pluriennali. Sarò noioso e ripetitivo ma la maggioranza anche qui ha brillato per assenza e latitanza. Dove sono gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili? Dov’è la green economy tanto sbandierata?. Anche qui tante promesse e slogan e ai sammarinesi l’amara realtà di uno Stato che anche in questo settore ha un brutto voto in pagella.”
Democratici di Centro San Marino, 22 aprile 2010