La costituente del Partito Socialista, lanciata dal Nuovo Ps, incassa i consensi delle altre forze politiche. I più entusiasti sono in casa del Psd. Dopo l’applauso del capogruppo Claudio Felici, ha rincarato l’entusiasmo ieri il segretario Gerardo Giovagnoli, con una dichiarazione che assomiglia più a una sorta di pre adesione.“Il progetto non ci coglie di sorpresa e lo valuteremo con la massima attenzione – ha spiegato ieri – anche se mi sento di poter già dire che siamo assolutamente d’accordo con questo genere di percorso”. Al grido di “siamo tutti socialisti” Giovagnoli ricorda anche che in sostanza si tratta di “una continuazione di un percorso, quello dell’unificazione delle forze riformiste e progressiste, che non si è mai interrotto nonostante le ultime fratture”. “Siamo tutti parte di una grande famiglia, quella del Partito Socialista Europeo” ha aggiunto.
Entusiasmo, anche se più moderato, verso la rinascita del Pss anche da parte del Psrs. Simone Celli, segretario del Partito dei Socialisti Riformisti, ammette che l’iniziativa lo interessa molto. “Il nostro obiettivo è quello di rafforzare l’area socialista – ha dichiarato – e quindi la proposta che arriva da Nps è da prendere in considerazione e approfondire”. Nel frattempo il Nuovo Ps spiega le modalità di attuazione del progetto che porterà alla costituzione del Partito Socialista. “Si tratta di un progetto politico di prospettiva, non una alleanza elettorale – hanno detto i vertici del partito ieri – l’obiettivo è quello di riportare sotto un’unica bandiera i tanti socialisti dispersi sotto più simboli”. I dirigenti di NPS tracciano l’area ma definiscono anche le forze con cui interagire. A partire dall’area cattolica, liberale e democratica, in particolare la Dc. “Con quest’ultima forza abbiamo avuto in questi anni lunghe e proficue collaborazioni”. Nel frattempo però ribadiscono fedeltà assoluta al Patto per San Marino e provano a stanare i ribelli della coalizione (Eps e area Podeschi), inviando loro un messaggio. “Se qualcuno ritiene che il Governo abbia esaurito la sua carica propulsiva lo dica pubblicamente, si prenda la responsabilità di far cadere un governo in un momento così delicato per il paese – hanno tuonato i vertici del partito – Se così non è allora si calmi e la smetta con i mal di pancia”.
r.g.
La Tribuna