Alcuni sono riusciti a tornare a riabbracciare i genitori, mentre altri saranno dati in adozione. Le storie degli “angeli” di Bibbiano
Mentre la magistratura fa il suo corso, per accertare le colpe dei presunti “demoni di Bibbiano”, cosa stanno vivendo i bimbi coivolti nell’inchiesta?
Delle storie riportate nell’ordinanza della procura di Reggio Emilia, quattro minori sono tornati dai propri genitori ancora prima che l’inchiesta “Angeli e Demoni” diventasse di dominio pubblico. Una decisione che era stata presa dal tribunale dei minori di Bologna. All’epoca, la procura non aveva ancora reso pubblico il lavoro di indagine che avrebbe portato, dopo pochi mesi, all’inchiesta che pone al centro i servizi sociali della Val d’Enza. Ciononostante, il tribunale dei minori, a seguito dell’archiviazione dei procedimenti penali a carico di alcuni genitori accusati aver commesso abusi nei confronti dei propri figli, aveva avviato le dovute verifiche nei confronti del lavoro dei servizi sociali, determinanti nella fase delle accuse. I giudici avevano analizzato le perizie degli operatori sociali della Val D’enza e, dopo averne constatato la scarsa attendibilità, avevano fronteggiato la situazione richiedendo approfondimenti in merito. Spiegazioni che non avevano comunque convinto, tanto che il presidente del tribunale dei minori, Giuseppe Spadaro, aveva deciso di optare per il ricongiungimento familiare. Il Giornale.it