CHI FA LO SPOILER non è figlio di Maria. Dalla Treccani: «Spoiler: Nella lingua colloquiale, anticipazione di una parte della trama di un racconto, romanzo, film o simili, in particolare se data a qualcuno senza preoccuparsi di rovinargli la sorpresa: fare uno (lo) spoiler». In Italia lo spoiler più grosso della storia della tv l’ ha fatto Striscia la notizia rivelando ieri l’altro su Canale 5 all’ora di cena nome e cognome di quello che a suo dire è il vincitore della quarta edizione dello show di Sky, la cui finalissima (registrata mesi fa) va in onda stasera. Ricordate cosa occorreva per sapere in anticipo chi aveva sparato a Gei Ar, o chi aveva ucciso Laura Palmer? Minimo minimo un amico negli Usa, la possibilità di telefonargli e anche il fatto che egli fosse propenso a fare la spia. Ora no, ora si dice spoiler. E la soffiata della spia 2.0 – spoiler – è tremenda, perché acquista in un batter d’occhio dimensione virale. Così la notizia data una tantum sul piccolo schermo di Canale 5 – in epoche non lontanissime già tanta roba – è stata immediatamente ripresa diffusa rimbalzata moltiplicata via internet su ogni social media, da Facebook a Twitter. Praticamente impossibile, anche avendo evitato la visione di Striscia l’altra sera, non imbattersi ieri – solo scrollando una schermata di telefonino – nel nome rivelato. Ed è questo ciò che ieri ha scatenato contro Striscia non solo i fan di Masterchef ma il 95% dei messaggi su Twitter, con l’hashtag striscianospoiler primo in classifica per ore. «PRENDIAMO atto che Striscia la notizia ha scelto di anticipare il possibile finale di Masterchef due giorni prima della messa in onda dell’ultima puntata su Sky Uno – è il comunicato diffuso ieri da Sky -, e che nel servizio di Striscia sono anche state fatte affermazioni false su uno dei finalisti del programma, che sono apparse il tentativo di giustificare la scelta di fare spoiler». Le affermazioni false riguarderebbero il giovane finalista Nicolò: secondo Striscia non sarebbe affatto un cuoco dilettante – come da regolamento – perché avrebbe lavorato prima di partecipare al programma nel celebre ristorante Sadler di Milano, notizia questa però subito smentita e dalla produzione Magnolia, e dallo stesso Sadler; poi – sempre «scorrettamente» secondo Striscia – Nicolò starebbe adesso lavorando da Cracco: però questa non è cosa vietata dal regolamento del talent (finito da mesi). DOPODICHÉ: «Al di là degli aspetti formali che in queste ore sono valutati dal nostro ufficio legale e da quello di Magnolia crediamo che il tema principale – continua Sky – sia evidenziare come quanto avvenuto rischia di aprire una porta sino ad oggi tenuta chiusa da tutti gli operatori dei media in Italia e all’estero. Se quanto fatto da Striscia fosse la normalità, sarebbe infatti impossibile organizzare in Italia anteprime di film, presentazioni di fiction, di libri, di spettacoli teatrali, perché il finale degli stessi rischierebbe di essere costantemente rivelato sui quotidiani, sui tg, sui blog, prima che il pubblico possa vederli, leggerli, appassionarsi, divertirsi ed emozionarsi con il frutto del lavoro intellettuale di autori, scrittori, registi, attori. Oggi ci interessa soprattutto ribadire che a Sky quella porta continueremo a tenerla chiusa: il rispetto per il pubblico così come per chi per mesi ha lavorato a un prodotto culturale – sia anche un talent show di intrattenimento – è e resta la cosa più importante». SCENARIO fin troppo apocalittico, questo ipotizzato da Sky, ma inattaccabile la questione del rispetto per il pubblico (e per chi lavora a ciò che intrattiene il pubblico). Perché allora, quest’uscita così pesante di Striscia? A che pro? Questione di «diritto di cronaca», come dicono pomposamente a Mediaset? Mah. Vendetta orchestrata da un gruppo di integralisti anti-aglio nella amatriciana? Ipotesi già più verosimile rispetto alla prima. Colpo basso da una tv all’altra tv da sempre concorrenti con rapporti resi di recente ancor più tesi dalla vicenda diritti della Champions League? Ecco, probabile.
Il Resto del Carlino