MODENA NEL MITO di Prometeo è descritta per la prima volta la straordinaria abilità del corpo umano di riparare se stesso. Ci sono voluti millenni prima che la scienza riuscisse a svelare il meccanismo alla base della capacità rigenerativa dei tessuti biologici. E a Modena è stato raggiunto un traguardo storico. Nel Centro di medicina rigenerativa Stefano Ferrari’ (Cmr) è arrivato l’ok al primo farmaco al mondo a base di cellule staminali autologhe, ribattezzato Holoclar. Il medicinale, distribuito da Chiesi Farmaceutici, ha l’obiettivo di restituire la vista ai pazienti con gravi lesioni alla cornea. Un migliaio i casi al mondo: persone che hanno subito incidenti sul lavoro (causati per esempio da solventi), domestici (ustioni provocate da detersivi ) o vittime di guerra, basti pensare ai soldati aggrediti con agenti chimici. Finalmente è arrivato il giorno tanto atteso: la Commissione Europea ha notificato a Chiesi l’autorizzazione a distribuire Holoclar come farmaco. «L’iter è stato lungo e complesso afferma il direttore del Centro di medicina rigenerativa, Michele De Luca . Il risultato ottenuto dimostra che le cellule si possono coltivare secondo standard farmaceutici in grado di garantire sicurezza ai pazienti e, in un periodo di grande confusione sulle reali possibilità terapeutiche delle staminali, poter dimostrare che curano davvero e senza rischi per la salute è più importante che mai». Spiega il funzionamento di Holoclar la professoressa Graziella Pellegrini, coordinatrice della terapia cellulare presso il centro di Modena: «Se almeno in uno dei due occhi del paziente è rimasto anche un residuo minimo di tessuto integro detto limbus, siamo in grado di ricostruire in laboratorio, a partire da quello, l’epitelio che ricopre la superficie corneale, grazie alle staminali raccolte da una biopsia di 1-2 millimetri quadrati». Le conquiste che restano impresse nei manuali di medicina necessitano di tempo e abnegazione. Di menti capaci di guardare oltre il sogno. E quella di Holoclar è un’avventura lunga vent’anni (del ’97 la prima pubblicazione su Lancet), percorsa da quattro team di ricerca guidati da De Luca e Pellegrini. Nel 2008 fondano Holostem, uno spin-off dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dedicato alle terapie avanzate. Oltre cento i pazienti (trattati da Paolo Rama, Primario dell’Unità Operativa di Oculistica del San Raffaele di Milano) che hanno dimostrato l’efficacia del medicinale. «Holoclar aggiunge Andrea Chiesi, Direttore Ricerca e Sviluppo di Chiesi dimostra che la partnership pubblico-privato è l’unica strada vincente in un campo complesso come quello delle staminali» Il resto del Carlino
