Eccole le ronde nere. Ieri pomeriggio sono scese in strada nella Capitale, territorio che doveva rimanere off limits. Una carnevalata finita male. Il capo, cioè lei, Maria Antonietta Cannizzaro, presidente del Msi-Movimento destra nazionale a conclusione della “passeggiata” in via Nazionale è stata fermata da una pattuglia di polizia in servizio davanti al Viminale. Capelli neri, sguardo ispirato, si era messa in posa per un servizio che uscirà su un Magazine inglese tra due settimane. Quando gli agenti le hanno chiesto i documenti lei non li aveva. «Ma come – ha protestato – sono il presidente di un partito, mica una sconosciuta… Se ero Fini che facevate?». In serata, erano ormai le 20, i poliziotti, dopo averla identificata, l’hanno lasciata andare. Ma prima Gaetano Saya, presidente del Partito nazionalista italiano era corso a prenderle la carta d’identità dimenticata in macchina.
Dimenticanza a parte, le ronde nere si prendono molto sul serio. Come in Sicilia quando bruciarono la bandiera Padana, «per fare un dispetto a Bossi che brucia il tricolore». «Non andremo in centro ma in periferia – è il proclama delle ronde – dove regnano il degrado, la paura e gli stupri Alemanno ci dica dove». Pantaloni e cravatta nera, camicia color ocra, tricolore d’ordinanza, aquila con la sigla Spqr puntata sul petto e accento siciliano. Si erano annunciati prima dell’estate anche se indesiderati. Volontari di Guardia Nazionale: «Aspettiamo disposizioni dai sindaci. Da ottobre faremo turni di tre persone al massimo come prevede la legge», fornisce altri dettagli la Cannizzaro, ferma accanto alla volante.
La presenza dei sei volontari in divisa è stata accolta con una certa preoccupazione. Il sindaco Alemanno ha chiesto «ufficialmente al prefetto e al questore di intervenire immediatamente per evitare che la nostra città venga segnata dalla vergognosa pagliacciata delle ronde nere. Esiste un ben preciso regolamento emanato dal ministero degli Interni che proibisce le strumentalizzazioni politiche. E’ evidente che il gruppetto di provocatori stia operando fuori dalla legge».
Moltissime le reazioni nel centrosinistra. Per Mela (Pd) «è un episodio da non sottovalutare». Per Santilli (Pd) «vedere sfidare un fac-simile di una squadraccia fascista per le strade di Roma è un insulto alla città».
fonte: il messagero.it