ECONOMIA – Arzilli: ''L’impresa non è sola''

Marco Arzilli, 37 anni, presidente dimissionario dell’Unione Sammarinese Commercianti. E’ il nuovo Segretario di Stato all’Industria, al Commercio e all’Artigianato. Una Segreteria nevralgica in mano all’esponente e fondatore del movimento Noi Sammarinesi. (…) Cosa ci aspetta per il 2009? “La novità sarà rappresentata da un governo finalmente stabile, e non è una novità da poco.
 
Il nostro programma parla chiaro sull’economia. E io, da addetto ai lavori, ho idee altrettanto chiare sulle esigenze del sistema economico, che va sostenuto e va dotato degli strumenti opportuni per competere sui mercati”.

“Al sistema economico, tanto per essere ancora più chiari, vanno date quelle risposte che la politica in tutti questi anni non ha saputo dare. E poi, diciamolo, c’è l’esigenza di fare pulizia in un settore dove le distorsioni non possono essere tollerate. Io intendo proseguire il lavoro portato avanti dal mio predecessore Tito Masi e mettere al più presto in funzione l’Ufficio di Controllo e vigilanza delle attività economiche. E’ una necessità per tutte quelle aziende, e sono l’assoluta maggioranza, che operano in maniera sana a San Marino”.

La priorità è il rapporto con l’Italia. “Possiamo già dire di avere instaurato da subito buoni rapporti con i nostri vicini, ora bisognerà concretizzarli. Da parte nostra dobbiamo far vedere che siamo un Paese virtuoso. La situazione dovrà essere sbloccata al più presto, risolvendo quei problemi che hanno fermato o rallentato lo sviluppo dell’economia sammarinese in questi anni, cito per tutti la questione delle dogane, il T2, le interpretazioni di esterovestizione, ma anche la recente vicenda dello smaltimento rifiuti. Sul tavolo col Governo italiano vanno messe tutte queste situazioni, da affrontare in maniera costruttiva”.

Come contate di risollevare il commercio del Titano? “Quello che serve al comparto commerciale è ciò che serve anche a tutta l’economia sammarinese. Dopo anni di improvvisazione è necessario fornire al Paese una prospettiva, una visione di insieme. Solo così si può chiedere agli imprenditori di essere ricettivi. Il commercio sammarinese va implementato, anche con i cosiddetti ‘progetti di valore’ che sono presenti nel programma di governo del Patto per San Marino. Sicuramente chi verrà a fare impresa a San Marino dovrà essere un valore aggiunto per il sistema, non un concorrente in casa. E poi non dimentichiamoci che in una situazione di crisi internazionale, le peculiarità del nostro territorio possono diventare un cavallo di battaglia, per tornare ad essere veri attrattori, com’era una volta”

San Marino FIXING