
“Non ho mai cercato di fermare il tempo, ma se dovessi farlo lo farei ora a cinquant’anni con il lavoro che va bene. A trent’anni, quando le cose non andavano benissimo, non l’avrei mai fatto”. Parola di Edoardo Leo stamani alla presentazione di ERA ORA di Alessandro Aronadio, romantic comedy sul tempo che passa, una delle tante opere nate dalla creatività pandemica. Nel film, già alla Festa di Roma e dal 16 marzo su Netflix, Edoardo Leo interpreta Dante, un assicuratore felicemente sposato con Alice (Barbara Ronchi) e sempre in ritardo. Un uomo che “nel mezzo del cammin di sua vita”, ovvero sulla soglia dei quarant’anni, si ritrova a vivere un tempo accelerato. Ogni mattina, al suo risveglio, si ritrova infatti un anno in più e anche in una vita diversa che non ricorda di aver vissuto. Un vero caos per Dante, risvegliarsi un anno con una moglie incinta di cinque mesi e, il giorno dopo, con un’altra donna al suo fianco. Lo spunto di quest’opera arriva dal film australiano COME SE NON CI FOSSE UN DOMANI di John Lawson di cui ERA ORA è un remake: “Ho letto la sceneggiatura e mi è piaciuta molto, ma ho voluto però cambiarla per sentirla più mia” ha detto stamani il regista di ORECCHIE e IO C’È all’incontro stampa. “È vero siamo schiacciati dal tempo. O per dirla meglio ci sono stati anni in cui il tempo non passava mai perché non avevo lavoro mentre oggi è del tutto diverso – spiega Leo nella sede Netflix di Roma – È chiaro che – aggiunge – per certe cose l’equilibrio non lo trovi mai. Rimpianti? Non ne hai se fai quello che ti piace. E poi il lavoro dell’attore non richiede una passione semplice, bisogna esserne divorati per poterlo fare e io non ne posso fare a meno”. ERA ORA poi non essendo stato girato in sequenza, sottolinea l’attore: “È stato il film più faticoso della mia vita. Giravo prima una scena con i baffi poi, quella dopo, con la barba e poi ancora con i baffi”. Per Barbara Ronchi (SETTEMBRE) quello che conta riguardo al tempo: “È sicuramente più la quantità che la qualità. Inizialmente pensavo esattamente il contrario, ma certe cose le capisci meglio se hai figli”. Comunque la pandemia, aggiunge l’attrice romana, ha anche i suoi meriti: “Ci ha fatto considerare quali sono davvero le nostre priorità. Molti, ad esempio, non sono più tornati a lavorare. Penso a Nicola Sturgeon che si è dimessa, dopo più di otto anni, dal ruolo di prima ministra della Scozia”. Il cinema italiano sta cambiando? “Credo proprio di sì – spiega infine Leo che sta lavorando con Liliana Cavani in L’ORDINE DEL TEMPO -. Una volta al box office – dice – c’erano solo commedie, ora invece ci sono film italiani di ogni genere. Quello che invece non cambia mai è la situazione degli attori. Sono totalmente d’accordo con quanto detto da Pierfrancesco Favino alla Berlinale quando ha presentato il documento di UNITA (Unione Nazionale Interpreti Teatro e Audiovisivo) con la protesta degli attori. Perché una cosa è certa: l’Italia è l’unico paese europeo in cui questa categoria non ha un contratto collettivo. Un vero scandalo, una categoria che non può vantare neppure un salario minimo”. Nel cast di ERA ORA – prodotto da BIM, PALOMAR, Vision Distribution in collaborazione con SKY – anche Mario Sgueglia, Francesca Cavallin, Andrea Purgatori, Massimo Wertmüller e Raz Degan.
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte