
La prima esplosione in una cittadina a nord del Cairo, la seconda fuori dalla cattedrale di San Marco, dove il patriarca Tawadros II aveva detto messa nella Domenica delle Palme. Oltre un centinaio i feriti. Fra 3 settimane la visita di Papa Francesco. L’Isis rivendica le due stragi. Al-Sisi: 3 giorni di lutto nazionale, unità speciali dell’esercito per la sicurezza.
Gli attentati sono stati rivendicati dall’Isis. “I miscredenti devono capire che pagheranno con il sangue dei loro figli, che scorrerà a fiumi”, si legge nella nota di rivendicazione diffusa da Amaq, l’agenzia di stampa del Califfato, in cui sono riportate anche le identità degli attentatori suicidi, due cittadini egiziani: Abu Al-Baraa Al-Masri ad Alessandria e Abu Ishaaq Al-Masri a Tanta, probabilmente i loro nomi di battaglia da jihadisti (in arabo al-Masri vuol dire egiziano). Nella stessa Tanta, le forze di sicurezza egiziane hanno disinnescato, secondo un quotidiano locale, due ordigni che erano stati piazzati nella moschea Sidi Abdel Rahim di Tanta, la seconda più importante della città, con all’interno un santuario Sufi. Il presidente Abdel Fattah al-Sisi ha ordinato il dispiegamento di unità speciali dell’esercito per garantire la sicurezza nei luoghi più sensibili dell’Egitto.
Mona Mounir, deputata egiziana di religione copta aveva invocato una revisione dei piani di sicurezza, “adottando misure preventive per proteggere le chiese ed siti sensibili”. Gli eventi odierni – afferma Mounir “sono la prova che siamo in una grave guerra contro il terrorismo e mostrano un fallimento di sicurezza”. Sentimento, questo, largamente condiviso dalla comunità cristiana. Lo si percepiva nettamente al di fuori della chiesa di Tanta, dove una folla di copti si è radunata qualche ora dopo l’attentato, indossando abiti neri. “Ci sentiamo un bersaglio” ha detto più di una persona riflettendo una condizione, che, seppur non idilliaca nei tempi passati, quando comunque casi di islamici che attaccavano e incendiavano case e chiese dei cristiani, perlopiù nelle aree rurali, non erano infrequenti, è sensibilmente peggiorata con l’affermarsi dell’Isis. “Qui non è sicuro per noi e i nostri bambini, non c’è sicurezza” e protezione “da parte della polizia”, ha sostenuto Suna William, la stessa donna che ha detto di aver visto tre uomini allontanarsi, lamentando che dopo ogni attentato o atto di violenza, il governo promette che è “l’ultima volta”, senza poi riuscire a proteggere la minoranza cristiana. “La colpa è della polizia, non controlla”, ha ripetuto un uomo con accanto a lei, con indosso un golf azzurro, mentre un’altra donna vestita urlava: “Tutto il mondo lo deve sapere, non ci proteggono”, reagendo all’intervento di un uomo che cercava di allontanare giornalisti e curiosi che la stavano ascoltando.
Profondo dolore è stato espresso da Francesco durante la recita dell’Angelus, quando ancora si sapeva soltanto dell’esplosione di Tanta. “Preghiamo – ha detto il Papa in piazza San Pietro a conclusuione del rito della Domenica delle Palme – per le vittime dell’attentato compiuto purtroppo oggi, questa mattina, al Cairo in una chiesa copta. Al mio caro fratello, papa Tawadros II, alla Chiesa copta e a tutta la cara nazione egiziana esprimo il mio profondo cordoglio, prego per i defunti e i feriti e sono vicino ai famigliari e all’intera comunità”. Francesco visiterà il Paese nordafricano il 28 e 29 aprile prossimi, in una due-giorni che prevede incontri con lo stesso patriarca, oltreché con il presidente al-Sisi e con il leader religioso sunnita Ahmad al-Tayyib, grande imam della prestigiosa università sunnita di Al-Azhar. “Il Signore converta i cuori delle persone che seminano terrore, violenza e morte, e anche il cuore di quelli che fanno e trafficano le armi – ha aggiunto il Papa che poco prima aveva affidato al “Cristo crocifisso” le vittime dell’attentato a Stoccolma.
Nel pomeriggio è arrivato l’intervento di Donald Trump. “Così triste di sentire dell’attacco terroristico in Egitto. Gli Stati Uniti condannano fortemente. Ho grande fiducia nel fatto che il presidente Al Sisi gestirà la situazione in modo appropriato”. Così ha scritto in due messaggi diffusi attraverso il proprio account Twitter il presidente degli Stati Uniti. Repubblica.it