Un commando di due uomini armati ha assaltato l’Hotel Bella Vista di Hurghada, sulla costa egiziana del Mar Rosso. L’attacco ha provocato il ferimento di tre turisti, due austriaci e uno svedese. Il ministro dell’Interno egiziano ha spiegato che i due uomini, armati con coltelli e pistole ad aria compressa, hanno fatto irruzione nel ristorante all’aperto sulla spiaggia del resort: uno degli attentatori è stato ucciso e uno ferito.
“Entrambi avevano armi bianche“, ha sostenuto il ministero, precisando che “sconosciuti si sono infiltrati venerdì sera nell’Hotel Bella Vista di Hurghada attraverso il ristorante che dà sulla strada e hanno minacciato gli ospiti dell’hotel con armi bianche”. La polizia è riuscita a respingere l’attacco, uccidendo lo studente.
Molto diversa la ricostruzione dei media, tra cui Al Arabiya, secondo i quali uno degli assalitori del resort aveva una cintura esplosiva, fatta brillare dalle forze di sicurezza. La Bbc in arabo cita testimoni secondo i quali i terroristi urlavano “Allahu akbar” e avevano la bandiera nera dell’Isis. Oltre ai due neutralizzati, potrebbe esserci stato anche un terzo uomo, riuscito a fuggire per mare.
L’hotel si trova nella centralissima Sheraton Road ed è noto per essere frequentato quasi esclusivamente da turisti del Nord Europa e dalla Russia. Viene escluso, al momento, che siano stati coinvolti italiani. L’Unità di Crisi della Farnesina si è comunque immediatamente attivata dopo le prime notizie dell’assalto ed in serata era in contatto con l’ambasciata italiana al Cairo per verificare l’eventuale presenza di connazionali.