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Simona Casali perché ha scelto la nuova formazione politica Elego per candidarsi alle prossime Elezioni Politiche Generali?
Perché mi ha convinto il progetto complessivo di Elego, che rompe vecchi schemi e pone gli interessi di un Paese molto provato al primo posto e unisce la vitalità e l’entusiasmo dei giovani alla competenza tecnica e all’esperienza di persone che potranno essere molto utili al fine di non compiere errori.
Questa è la sua prima esperienza politica?
In casa mia ho indirettamente sempre sentito parlare di politica, ma io sono sempre stata abbastanza distaccata. Ora però le cose vanno davvero poco bene nel nostro Paese un po’ a tutti i livelli e allora mi sono detta che continuare a lamentarsi a casa non serve, non cambia davvero le situazioni e che forse era giunto il tempo di metterci la faccia e fornire il mio piccolo contributo per creare un Paese migliore.
Che lavoro svolge nella vita?
Mi sono diplomata maestra d’arte ad Urbino e laureata in storia della scenografia all’Università di Bologna, però nella vita sono una commerciante turistica che manda avanti una attività tramandata dai miei nonni ai miei genitori ed ora a me.
E come vanno le cose nel turismo di San Marino?
Purtroppo è sempre più dura fare quadrare i conti a fine stagione. Il nostro turismo ha perso rispetto al passato il 40% di visitatori, circa 1.500.000 turisti, quindi lei capisce bene che la mole di lavoro è fatalmente diminuita, inoltre il potere di acquisto dei potenziali clienti si è notevolmente ridotto negli anni per le contingenze internazionali. In queste condizioni non è davvero facile districarsi, anche se mi pare che in pochi, al di fuori del settore, sembrano rendersene conto a San Marino.
Che cosa si dovrebbe fare per risollevare il Turismo a San Marino?
In questi ultimi tempi abbiamo sentito l’annuncio di ipotesi accattivanti ma irrealizzabili, sia per mancanza di risorse economiche, sia perché troppo ingombranti per la nostra piccola realtà.
Io penso che innanzitutto si debba operare nell’immediato per riportare gente a San Marino, attraverso il coinvolgimento diretto dei Tour Operetor da parte dell’Ufficio del Turismo, al fine del reinserimento della Repubblica di San Marino nei loro circuiti e puntando sui cardini del turismo sammarinese che, come ci insegna la storia del nostro Paese, sono stati e continuano ad essere le cose più semplici: la statualità di San Marino; il paesaggio e la sicurezza che può offrire il nostro Paese; l’enogastronomia abbinata alle tradizioni sammarinesi. E solo una volta recuperati almeno una parte consistente di visitatori sarà possibile dedicarsi a progetti più ambiziosi a media e più lunga scadenza.
E tutte le proposte di albergoni, dirigibili e trenini vari?
Guardi, va tutto bene a condizione che ci siano privati disposti a correre rischi senza convenzioni o accordi capestro per la nostra Comunità. Ogni eventuale iniziativa può essere la benvenuta, a condizione che non costituisca parcellizzazione del “bene turismo” a favore esclusivo di qualcuno e che crei ricchezza per tutto l’indotto turistico sammarinese. Esattamente il contrario di quanto avvenuto in questi ultimi tempi.