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  • Elezioni 2019. VOTA ALBA MONTANARI – N.18 DOMANI MOTUS LIBERI. Parola d’ordine: recuperare fiducia

     

    Uscire dalla crisi si può, ma a condizione che si possa recuperare fiducia sia al nostro interno che nelle relazioni internazionali. Si tratta di attuare un percorso virtuoso che la politica deve avviare con la massima urgenza cambiando metodi e strategie, ma soprattutto persone. Altrimenti non se ne esce. Occorre che il cittadino maturi la consapevolezza che se non si attua un cambiamento profondo nella classe dirigente, soprattutto politica, tutto rimarrà inalterato, e così file, anzi orde di speculatori, di affaristi, di corrotti d’ogni genere, di masnadieri e di filibustieri scorrazzeranno ancora in lungo e in largo per le stanze degli uffici governativi e non, delle corsie d’ospedale, delle vie e delle contrade della Repubblica. E con l’aggravante di dileggiare le nostre Istituzioni e di tenere sotto giogo un’intera cittadinanza.

    Non lo dico io. L’ha riferito l’Associazione Nazionale di lotta contro le illegalità e le mafie Antonino Caponnetto che ha quantificato e qualificato le realtà malavitose in San Marino.  L’ha sostenuto il Presidente della IV Commissione ISS che ha scritto di “un vero e proprio racket esistente all’interno dell’ISS”. Lo abbiamo sentito da chi ha letto uno stralcio della relazione della Commissione Finanza Pubblica che riporta “ la politica di rigore attuata in senso stretto non ha trovato riscontro negli Enti i quali talvolta fungono …da finanziatori per attività volute dal Congresso di Stato.” Lo ha detto il Tribunale quando ha parlato di presenze criminali in Territorio.

    E allora, data la discrezionalità dell’Organo di Potere Esecutivo che negli ultimi due anni ha avocato a sé il potere di emettere Decreti in forma ordinaria e dato l’attacco alla stessa collegialità da parte di un individualismo sfacciato  che ha finito col prevalere sulla “sacralità” del metodo del buongoverno, è legittimo o no pensare male,  quando si sa che i singoli Segretari di Stato si sono dati la facoltà di sottoscrivere le Convenzioni con i privati?! Convenzioni milionarie in merito alle quali le varie Commissioni tecniche hanno visto fallire i propri pareri. Convenzioni che non hanno prodotto alcun beneficio per la cittadinanza.

    E’ spontaneo o no condividere il giudizio severo del Sindacato quando ha detto: “Sono finiti i soldi? Vuol dire che li hanno rubati!”

    Ecco dunque perché Motus Liberi  ritiene prioritario dover recuperare la fiducia dei cittadini ai quali dice che la buona politica  non è impresa ardua, ma che  anzi è fattibile e raggiungibile, sebbene a tre condizioni: la prima, che occorre  investire sulle persone; la seconda, di tracciare e di percorrere  la strada dell’etica; la terza ,di  fare progetti concreti e di  aprire da subito i cantiere per attivarli. Tre condizioni inseparabili per avere  tutte le carte in regola per governare questo nostro San Marino. Motus Liberi ritiene di averle queste carte e per questo si propone come forza politica  alternativa, forte dei valori che incarna e della libertà di poterli e saperli utilizzare, riconoscendo in essi tutte le credenziali per sostenere che un’altra San Marino è possibile.

    Per completare l’opera, Motus Liberi è però pienamente consapevole che, in modo parallelo all’azione di bonifica interna, si  debba procedere ad una seria e qualificata azione di riappacificazione con la vicina, amica Repubblica italiana e perché ciò possa accadere è necessario che ad avviare i nuovi rapporti bilaterali siano persone capaci, diamantine, rappresentative del nuovo corso e che non abbiano alcun legame con il recente passato che l’Italia non può di certo aver gradito.

    Motus Liberi ritiene che due siano le immediate relazioni fra i due Stati che si dovranno attivare, chiedendo incontri ufficiali non appena si sarà completato l’iter istituzionale della composizione dei nuovi Organi di potere : la prima con Banca d’Italia a cui portare testimonianza   del nuovo indirizzo di Governo votato al rispetto ed alla massima trasparenza, intenzionato a stringere accordi di vantaggio reciproco e  fermo nel proposito di difendere la sovranità di Stato, per altro garantita dal fatto che è San Marino che fa questa scelta. E’ San Marino che vuole l’incontro e la relazione, non è una imposizione dell’Italia. Ciò peraltro permetterà di mantenere attiva la nostra Banca Centrale, sebbene vada completamente riorganizzata e ridimensionata, ma utile per poter fare una politica bancaria vera e non sulla carta, quella politica che porta lustro e capitali.

    La seconda relazione, facilitata molto dalla prima, dovrà essere avviata con l’amica Repubblica italiana con cui riprendere i contatti e rianimare l’antica amicizia, con  incontri però ad alto livello politico e non tecnico. Questi ultimi seguiranno i primi, come da sempre è stata prassi nel passato. Solo allora si potrà ridiscutere il vecchio Accordo del 1939, rivederlo -come accadeva al  tempo dei nostri bravi Segretari di Stato agli Affari Esteri – nello spirito di mutua cooperazione per riuscire ad avere tanti vantaggi quali  collaborazioni organiche in molti settori che sapranno portarci decoro e sviluppo e  dare anche le risposte al bisogno diffuso di moralità.

    Si pensi infatti al Tribunale. Il futuro governo, come accadeva nel passato, si potrà interfacciare col Ministero di Grazia e Giustizia e potrà ad esso rivolgersi per avvalersi di magistrati di altissimo spessore, altissima esperienza, svincolati dalla politica, per tempi limitati a tre o cinque anni ed eviterà  così  gli inciuci fra magistrati e partiti.

    Si pensi al comparto della Sanità, del socio-sanitario, del nostro ospedale. Il futuro governo potrà prendere accordi col Ministero della Salute ed avviare così progetti di eccellenza fondamentali per il rilancio del settore liberandolo in tal modo dalla dipendenza dalle cooperative rosse emiliano-romagnole che hanno fatto della nostra sanità un pozzo senza fondo di soldi e di risorse. Risorse che potranno invece aumentare e di molto se la Sanità diventerà un’impresa che darà, oltre alle alte prestazioni, anche utili.  E così sarà per ogni  altro settore della vita pubblica.

    I  concittadini elettori hanno in mano uno strumento determinante perché tutto ciò possa divenire realtà: è con il loro voto che permetteranno il buongoverno scegliendo le persone giuste, impeccabili e al di sopra di ogni sospetto. Queste unitamente alla  forza delle nostre risorse di Stato e della nostra Sovranità faranno nascere una nuova San Marino: parola di DOMANI MOTUS LIBERI.

    VOTA ALBA MONTANARI – N.18 DOMANI MOTUS LIBERI