Negli ultimi tre anni ho ricoperto il ruolo di commissario CRAA (Commissione risorse agricole ed ambientali). Questa esperienza mi ha fatto capire come lo Stato concede ed elargisce i contributi. Come gestisce le concessioni di licenza. Come l’ufficio preposto (UGRAA) applica le leggi in materia.
Ho anche cercato un rapporto diretto con gli operatori.
Ho visitato aziende.
Ho parlato con gli agricoltori delle loro necessità ed aspettative e di quanto sia difficile entrare nel mercato odierno con le produzioni tradizionali.
Inoltre, ho voluto io stesso cimentarmi nel rapporto con la terra. Con alcuni amici ho intrapreso un paio di progetti altamente innovativi ma che al contempo stanno perfettamente nella tradizione contadina… talmente curiosi da non sembrare veri. Ho potato e vendemmiato, ho raccolto l’oliva e arato, ho fatto l’orto familiare e vangato tanto, ma tanto! Nel frattempo ho ascoltato, ho studiato e ho dibattuto su tanti argomenti.
Questo percorso ha maturato in me delle idee che penso possano essere utili per dare al settore agricolo lo slancio di cui ha bisogno.
- Queste idee, nate dalle terra, sono contenute nel programma della lista elettorale in cui sono candidato. Le riassumo qui di seguito:
Agevolare l’operare in agricoltura a più figure, in parole povere, apportare una modifica alla legge 96/89 nella quale venga permessa l’assunzione temporanea (di brevissima durata) di uno o più dipendenti nei periodi di picco lavorativo in base alle colture o allevamenti (pota, raccolta, tosatura, ecc) - Incentivare maggiormente l’azione della filiera BIO. Non più un contributo o premio in base alla dichiarazione delle semine o raccolto o in base ai ettari di coltivazioni intensive o capi bestiame. Ma in base al progetto imprenditoriale e il suo andamento nel corso degli anni. Facendo questo le poche risorse concesse al comparto, frutterebbero al massimo.
- Rendere i nostri prodotti un fattore di eccellenza. Lo si fa già, in parte, grazie al Consorzio Terre di San Marino, alle diverse Cooperative e alla Centrale latte. Ma possiamo rendere ancora più unico il nostro Territorio e le nostre aziende agricole. Collegandole con una Via o Ciclo-via enogastronomica.
- Altri temi come la tutela idrogeologica, i giovani in agricoltura e le problematiche nel reperimento dei terreni non sono da minor importanza, ma devono essere affrontati in concomitanza o subito dopo dell’implementazione di queste principali modifiche. Le quali sono frutto di ragionamenti sul campo con i professionisti (quelli coi calli nelle mani) e con l’ufficio tecnico.
Per concludere: come consumatori dobbiamo imparare a pretendere prodotti locali, BIO e soltanto di stagione. Se possibile è meglio acquistare direttamente dal contadino o al Mer.Lo (mercato locale di Borgo ogni sabato mattina). Come produttori si deve dare inizio ad una vera e propria Rivoluzione Imprenditoriale e si devono incentivare le nuove generazioni a “Ritornare alla Terra” con nuove idee.
Per dar nuovo valore al più nobile dei mestieri.
Enzo Alberto Pasquali.
Lista Noi per la Repubblica.