Vogliamo parlare di energie rinnovabili?
Sebbene la Repubblica di San Marino sia ben posizionata tra i paesi europei in termini di energie derivate da fonti rinnovabili, servirebbe una ulteriore spinta per fare in modo che gli utenti privati siano incentivati ad installare un impianto domestico.
Oltre al fotovoltaico, anche l’eolico domestico andrebbe inserito nell’eventuale piano di incentivi, e per finire anche gli accumulatori di energia.
Al giorno d’oggi è già possibile rendere le abitazioni energeticamente autosufficienti.
Già diffuso è l’uso dell’energia elettrica per cucinare (piani ad induzione), riscaldare l’acqua (boiler e caldaie a pompa di calore) e riscaldare l’ambiente (pannelli radianti IR o termoconvettori a bassa temperatura).
In questo modo si abbatte l’uso del gas e si abbatte il conseguente inquinamento atmosferico. (Per non parlare poi di camini e stufe a pellet, dove si bruciano legna e quindi si abbattono alberi.).
Tutto questo ovviamente ha un costo di installazione e mantenimento che non tutte le famiglie possono affrontare.
La natura degli incentivi potrebbe essere sotto forma di rimborso parziale dei costi di acquisto (anche scaglionato negli anni), oppure in termini di pagamento per l’energia in eccesso immessa in rete.
In entrambe i casi gli incentivi dovrebbero essere parametrizzati in base al reddito di chi li richiede, creando scaglioni per favorire i più bisognosi, fino ad arrivare alla totale esenzione da incentivi per chi ha un reddito elevato.
Anche lo stato potrebbe e dovrebbe beneficiare di queste energie, adottando le possibili soluzioni disponibili negli edifici pubblici.
