Quando ci sono problemi, chi si rimbocca le maniche e cerca soluzioni, non va su Facebook a scrivere in modo sgrammaticato, criticando gli altri con frasi adolescenziali e faccine buffe.
Si sente e legge sempre più spesso far lezioni di visione morale e di presunta mancanza di visione collettiva da parte di alcune persone che non hanno mai lavorato due ore di fila nella propria vita.
Costoro al bar, posto più rinomato nel paese per le discussioni, parlano di gente che porta i soldi all’estero, non sapendo che la realta’ dei piccoli imprenditori e’ fatta di case ipotecate per reggere la rata del mutuo dell’Impresa con le banche.
Io per la mia esperienza ho visto troppe volte famiglie di imprenditori in lacrime, darsi uno stipendio piu’ basso dei loro dipendenti, pur di non perdere maestranze che erano con loro da decenni nell’azienda di famiglia.
Mentre nel paese abbiamo tantissime persone che vivono sicure nei servizi pubblici tutelate in ogni modo dallo Stato, che spesso dimenticano l’unica sgradevole verita’: i posti di lavoro sono creati, sempre e soltanto, dalle imprese, le uniche che pagano le tasse su cio’ che producono a rischio di proprio fallimento.
Se non ci fossero gli imprenditori, non ci sarebbe lo Stato come noi lo conosciamo, non sarebbero possibili i servizi pubblici e quei pochi investimenti pubblici che sono ad oggi presenti, sepolti dal costo che si mangia il PIL con la spesa corrente.
Il piccolo imprenditore tenta di fare impresa in uno Stato in cui le leggi esistono ma non sempre vengono rispettate, a cominciare dal diritto a essere pagato.
Il primo a non pagare e’ proprio lo Stato, che permette al paese di non fallire, tutelando i diritti delle migliaia di lavoratori pubblici, ma non quelli delle migliaia di lavoratori privati licenziati dalle imprese che chiudono.
Lo scenario che ho appena descritto non e’ noto al grande pubblico, ma semplicemente non interessa.
Tutti sono pronti a gridare con le forche fermiamo chi “guadagna troppo” ma nessuno trova ingiusto che spesso a San Marino, nella piccola impresa il piccolo titolare guadagni, a conti ben fatti, di meno dei suoi dipendenti, che non rischiano nulla del proprio capitale.
In compenso, in questo pazzo paese che sta scivolando nel baratro, nessuno muove una parola a difesa dell’unica cosa che puo’ garantire un futuro, e cioe’ la produzione di reddito d’impresa.
SARA PODESCHI, N.24 – DOMANI MOTUS-LIBERI
