ELISABETTA RIGHI IWANEIKO – COMUNICATO E LETTERA DI SOSTEGNO

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA MAIL PROVENIENTE DALLA SIG.RA DOTT.SSA ELISABETTA RIGHI IWANEJKO

Egregio Direttore e caro Marco Severini, invio per conoscenza e per  eventuale pubblicazione ,la lettera di sostegno che in data 15 settembre è stata pubblicata sul quotidiano La Tribuna Sammarinese a firma di ben 34 anime… La lettera per me è giunta inaspettata e per questo assai gradita in un momento in cui a San Marino sta succedendo di tutto…… un tutto che nel bene e nel male,  Voi state illustrando con la correttezza propria di una testata giornalistica degna di questo nome. La lettera in allegato, credo offra alcuni spunti per un breve commento da parte Vostra sui tempi e modi della giustizia e sull’indifferenza delle Istituzioni nei confronti di una Dirigente sammarinese, che ha lavorato per 30 anni solo ed esclusivamente per il bene del proprio Stato valorizzando e promuovendo il suo patrimonio culturale anche a livello internazionale.Ritengo di aver sempre agito nel rispetto delle mie competenze così come espresso,tanto per citare un esempio, nella motivazione del premio MARISA BELLISARIO “La mela d’oro” a me conferito :  Per l’impegno diretto alla protezione, alla valorizzazione ed alla diffusione dei beni artistici di San Marino che ne ha fatto l’ambasciatrice dell’immagine e della cultura sammarinese nel mondo in convegni e conferenze internazionali”   Il mio curriculum professionale è ricco di risultati tangibili ,frutto esclusivo della mia passsione per il lavoro di cui desidero riappropriarmi , così come di una vita normale che dal 2006 non ho più !!!!!! Grata fin d’ora per la vostra ospitalità ,invio cordiali saluti e un sincero augurio di buon lavoro a tutta la redazione   Dott Elisabetta Righi Iwanejko
LETTERA DI SOSTEGNO

Mala tempora currunt

 

Da qualche anno, a seconda di come soffia il vento elettorale, apprendiamo di casi di validi dirigenti della P.A,sammarinese allontanati dal proprio ufficio o relegati a fare altro.                                                 Da due anni, è toccato ad Elisabetta Righi,dirigente dal 1981 della nostra storica e preziosa Biblioteca di Stato a causa di una “irregolarità amministrativa” facilmente sanabile dagli uffici preposti, che l’ha portata ad una sospensione dal lavoro con risvolti in Tribunale a tutt’oggi ancora da definire.                                                                                                                                                                    Sul procedimento è in atto da mesi un appello avverso la sentenza del Commissario della Legge che l’ha comunque assolta da altro capo d’imputazione perché “il fatto non sussiste”.                            Conoscendo per questioni di studio e di lavoro la professionalità della Dott.ssa Righi, ci chiediamo se sia giusto appiccicare alle persone anche il marchio dell’incapace una volta che diventino” figure scomode”.               Crediamo che questo possa dirsi eventualmente in altri casi, ma non della Direttrice della Biblioteca di Stato.          I gravi attacchi mediatici costanti a cui è stata sottoposta dal 2006 e contro i quali ha solo agito per via istituzionale, confermano la sua discrezione e correttezza.      Questi continui attacchi alla nostra concittadina, ci hanno fatto riflettere. Perché prendere di mira con tanto accanimento e cattiveria una persona che per molti di noi,studenti ieri, professionisti oggi,ha rappresentato una coscienza culturale che tuttora conserviamo?                         Nel suo ruolo di Direttrice,la Righi è sempre stata disponibile, efficiente, si è sempre dimostrata attenta alle nostre necessità, sempre pronta ad aiutarci in ogni momento di difficoltà;  Lei non ci ha mai chiesto nulla anche in questi lunghi mesi di grande disagio e sofferenza.    Ci ha solo espresso la sua gratitudine per non averla dimenticata.                                                                                                    Dopo una carriera trentennale sotto le insegne delle istituzioni sammarinesi, la ritroviamo inserita nella “lista nera” della nostra P.A., emarginata,inutilizzata,screditata sotto l’aspetto umano e professionale.    Ci chiediamo quale danno avrebbe arrecato al nome della Repubblica di San Marino,in questo momento sotto i riflettori internazionali per ben più gravi motivi.                       A noi risulta, invece, in base a documentazione pubblica, a progetti e proposte note ai più, che la Righi ha sempre costantemente operato per il bene del nostro Stato, per la salvaguardia  e la promozione del suo patrimonio culturale, con impegno solerzia, dedizione e soprattutto competenza.  Da due lunghi anni è parcheggiata con un’indennità alimentare che riteniamo non appropriata ad una professionista di tal spessore, in attesa di una sentenza che nella nostra Repubblica spesso non arriva, o , se arriva, è fuori tempo massimo.  Elisabetta Righi è un’esperta nel proprio campo, affidabile e seria,con un volto ed un’ immagine professionale riconosciuta e stimata,anche al di là dei nostri confini; ci chiediamo quanto ancora deve durare questa situazione dal sapore di una spedizione punitiva e per quanto ancora dobbiamo privarci di una tale risorsa umana che per formarsi ha speso una vita ed è costata tempo e denaro anche allo Stato sammarinese. A nostro avviso, tutto questo si può definire violenza nei confronti di Elisabetta Righi, di cui non possiamo andare fieri, prevaricazione di cui vergognarsi e che purtroppo si sta trasformando in una brutta pagina nella storia della P.A.sammarinese.  Ci auguriamo che nel redigere i regolamenti attuativi della neonata Riforma della Nostra P.A.,relativamente alla Legge sulla Dirigenza, si inserisca un comma specifico per evitare l’iniquità di quanto sta avvenendo alla Dottoressa Righi

 

 

 

 

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