RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA MAIL PROVENIENTE DALLA SIG.RA DOTT.SSA ELISABETTA RIGHI IWANEJKO
Mala tempora currunt
Da qualche anno, a seconda di come soffia il vento elettorale, apprendiamo di casi di validi dirigenti della P.A,sammarinese allontanati dal proprio ufficio o relegati a fare altro. Da due anni, è toccato ad Elisabetta Righi,dirigente dal 1981 della nostra storica e preziosa Biblioteca di Stato a causa di una “irregolarità amministrativa” facilmente sanabile dagli uffici preposti, che l’ha portata ad una sospensione dal lavoro con risvolti in Tribunale a tutt’oggi ancora da definire. Sul procedimento è in atto da mesi un appello avverso la sentenza del Commissario della Legge che l’ha comunque assolta da altro capo d’imputazione perché “il fatto non sussiste”. Conoscendo per questioni di studio e di lavoro la professionalità della Dott.ssa Righi, ci chiediamo se sia giusto appiccicare alle persone anche il marchio dell’incapace una volta che diventino” figure scomode”. Crediamo che questo possa dirsi eventualmente in altri casi, ma non della Direttrice della Biblioteca di Stato. I gravi attacchi mediatici costanti a cui è stata sottoposta dal 2006 e contro i quali ha solo agito per via istituzionale, confermano la sua discrezione e correttezza. Questi continui attacchi alla nostra concittadina, ci hanno fatto riflettere. Perché prendere di mira con tanto accanimento e cattiveria una persona che per molti di noi,studenti ieri, professionisti oggi,ha rappresentato una coscienza culturale che tuttora conserviamo? Nel suo ruolo di Direttrice,la Righi è sempre stata disponibile, efficiente, si è sempre dimostrata attenta alle nostre necessità, sempre pronta ad aiutarci in ogni momento di difficoltà; Lei non ci ha mai chiesto nulla anche in questi lunghi mesi di grande disagio e sofferenza. Ci ha solo espresso la sua gratitudine per non averla dimenticata. Dopo una carriera trentennale sotto le insegne delle istituzioni sammarinesi, la ritroviamo inserita nella “lista nera” della nostra P.A., emarginata,inutilizzata,screditata sotto l’aspetto umano e professionale. Ci chiediamo quale danno avrebbe arrecato al nome della Repubblica di San Marino,in questo momento sotto i riflettori internazionali per ben più gravi motivi. A noi risulta, invece, in base a documentazione pubblica, a progetti e proposte note ai più, che la Righi ha sempre costantemente operato per il bene del nostro Stato, per la salvaguardia e la promozione del suo patrimonio culturale, con impegno solerzia, dedizione e soprattutto competenza. Da due lunghi anni è parcheggiata con un’indennità alimentare che riteniamo non appropriata ad una professionista di tal spessore, in attesa di una sentenza che nella nostra Repubblica spesso non arriva, o , se arriva, è fuori tempo massimo. Elisabetta Righi è un’esperta nel proprio campo, affidabile e seria,con un volto ed un’ immagine professionale riconosciuta e stimata,anche al di là dei nostri confini; ci chiediamo quanto ancora deve durare questa situazione dal sapore di una spedizione punitiva e per quanto ancora dobbiamo privarci di una tale risorsa umana che per formarsi ha speso una vita ed è costata tempo e denaro anche allo Stato sammarinese. A nostro avviso, tutto questo si può definire violenza nei confronti di Elisabetta Righi, di cui non possiamo andare fieri, prevaricazione di cui vergognarsi e che purtroppo si sta trasformando in una brutta pagina nella storia della P.A.sammarinese. Ci auguriamo che nel redigere i regolamenti attuativi della neonata Riforma della Nostra P.A.,relativamente alla Legge sulla Dirigenza, si inserisca un comma specifico per evitare l’iniquità di quanto sta avvenendo alla Dottoressa Righi