Di fronte ad un’Italia che i sondaggi considerano fra i paesi deboli e a rischio sulla linea della resistenza a Putin, come Ungheria e Bulgaria, tiene la barra dritta.
Dice no alla “parcondicio” della stampa, delle televisioni, italiane fra russi e ucraini. Una vergogna.
Dice, rivolgendosi a De Benedetti, che non basta dire pace, bisogna dire come! Dire che è Putin l’invasore che va fermato. Che deve fermarsi.
Dice che l’Europa deve essere protagonista.
Che l’America fa bene ad essere protagonista ma l’Europa deve condurre, non solo seguire.
Sulla politica italiana dice che non può essere la scorciatoia della legge elettorale a risolvere i problemi politici.
Si risolvono con la politica.
Non con le tecniche elettorali.
Che mai nulla hanno risolto.
Dice no al sindacalismo della politica, modello catasto, con i partiti che fanno la coda da Draghi per rivendicare briciole di emendamenti.
Di fronte al disastro generale non è poco.
Sta conducendo il Pd su una linea di tenuta del sistema democratico. In Italia. Non è poco.
Devo dirlo. Avesse anche coraggio sulla giustizia sarebbe gran cosa.
Ma qui è dura.
Vediamo.
Sergio Pizzolante