Un progetto al confine tra progresso medico e incubo eugenetico sta prendendo forma nel cuore della Silicon Valley. Secondo un’inchiesta del Wall Street Journal, una nuova startup chiamata Preventive sta lavorando alla selezione genetica di embrioni umani, sollevando un acceso dibattito nella comunità scientifica e un forte allarme per i possibili risvolti etici.
Fondata lo scorso maggio a San Francisco, Preventive ha un obiettivo ufficiale dichiarato: prevenire le malattie ereditarie attraverso interventi mirati sugli embrioni. Ciò che rende il progetto particolarmente esplosivo è il calibro dei suoi finanziatori. Dietro la startup ci sarebbero infatti nomi di primissimo piano del mondo tecnologico, tra cui Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, e Brian Armstrong, CEO della piattaforma di criptovalute Coinbase.
L’iniziativa ha immediatamente diviso il mondo della ricerca. Mentre alcuni vedono nel progetto la promessa di un futuro libero da gravi patologie genetiche, molti altri scienziati esprimono il timore concreto di una deriva verso l’eugenetica. La preoccupazione è che la selezione non si limiti a eliminare le malattie, ma apra la porta alla creazione di esseri umani con caratteristiche predefinite, ridefinendo i confini stessi dell’umanità e sollevando questioni etiche fondamentali.











