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  • Emergenza casa, Libera non crede alle ricette last-minute: “Servono soluzioni concrete”

    Oggi tutte le forze politiche si sono accorte dell’emergenza casa. Proprio ora in campagna elettorale! Cosa si è fatto fino ad ora? Nulla!
    Ci dispiace ma Libera invita i cittadini a non credere alle ricette mirabolanti last-minute.
    Libera in questi anni ha denunciato con forza questa situazione, ha chiesto di rivedere il sistema di assegnazione delle residenze evitando distorsioni eccessive sull’immobiliare e ha sostenuto la necessità di un nuovo Piano Regolatore che si è aggiunto al tantissimo “non fatto” del Governo scorso.
    Oggi sul tema immobiliare sono aumentati i costi, non c’è più la garanzia dello
    Stato per il mutuo prima casa e gli interessi per i prestiti sono elevati.
    In questi anni da forza di opposizione Libera è riuscita a far approvare, con difficoltà visto il disinteresse della politica, un emendamento per l’innalzamento da 130 a 170mila euro del tetto per la richiesta mutuo prima casa e si è aumentato il rimborso degli interessi da parte dello Stato del 5% per ogni scaglione. Piccoli risultati, insieme all’osservatorio del comparto immobiliare per i serve un aiuto più forte in termini di garanzie per chi vuole comprare casa: un patto fra Stato e banche visti gli aiuti che sono stati dati dal pubblico al sistema finanziario.
    Due proposte concrete fin da subito realizzabili:
    1) registro degli immobili con sistema di incentivi per la messa a disposizione degli sfitti, valutati secondo le nostre stime 1900 appartamenti;
    2) per gli immobili in pancia alle banche che in caso di vendita degli immobili in territorio per edilizia popolare, la svalutazione a bilancio possa avvenire in più anni, evitando criticità patrimoniali.
    Chi ci sta a realizzare concretamente queste idee non limitandosi agli enunciati pre-elezioni?
    Libera