Emergenza Casa, San Marino tende la mano ai giovani. Segretario Ciacci: “garanzia statale sui mutui, un segnale concreto”.

A San Marino è stato approvato il nuovo Progetto di Legge “Emergenza Casa”, un intervento che punta ad affrontare una delle problematiche più sentite dagli under 45: l’accesso alla prima casa. Tra le misure più significative, la reintroduzione della garanzia statale per i mutui riservata ai giovani con un reddito pro capite inferiore ai 18.000 euro rappresenta una svolta attesa da tempo. A sottolinearlo è il Segretario di Stato al Territorio, Matteo Ciacci, che definisce l’iniziativa “strategica” perché capace di dare risposte concrete a tanti ragazzi e ragazze che si trovano bloccati di fronte alle richieste delle banche, spesso rigide e difficili da soddisfare senza firme aggiuntive o garanzie familiari.

Segretario di Stato al Territorio Matteo Ciacci

Con questo provvedimento lo Stato, secondo Ciacci, porge simbolicamente e materialmente una mano alle giovani coppie e a chi vuole costruire il proprio futuro partendo da un’abitazione. Non si tratta soltanto di parole, ma di un impegno finanziario vero e proprio: cinque milioni di euro sono già stati stanziati per sostenere l’operazione nei prossimi sei mesi.

L’obiettivo è duplice: da un lato dare una risposta immediata all’emergenza abitativa, dall’altro impostare una strategia a lungo termine per ridisegnare la politica del territorio. È lo stesso Ciacci ad ammettere che quanto approvato finora non basta, anche perché il provvedimento contiene strumenti che aprono la strada a nuove politiche. Tra questi, il monitoraggio degli immobili sfitti sul territorio, considerato un passaggio fondamentale per capire dove e come intervenire in futuro.

Durante il dibattito consiliare, il Segretario ha inoltre preso l’impegno di presentare una proposta di programmazione territoriale organica, da condividere non solo con la maggioranza, ma con tutti gli attori del settore. L’idea è superare la logica degli interventi spot – come la revisione del rimborso degli interessi sul mutuo, i canoni calmierati o gli incentivi alla ristrutturazione – e lavorare su una visione più ampia, che aumenti l’offerta abitativa in modo sostenibile, rispettando l’ambiente e valorizzando il territorio.

Secondo Ciacci, anche la gestione urbanistica del Paese necessita di una vera e propria “politica del fare”. Le normative oggi in vigore sono spesso datate e non più in linea con i bisogni reali della popolazione. Il tempo delle revisioni rinviate è finito: ora serve aggiornare le regole e dare un nuovo assetto a un settore che, se ben gestito, può diventare un volano di sviluppo, inclusione e qualità della vita.