Parte lunedì 13 ottobre la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2025-2026 in Emilia-Romagna, sostenuta dal ministero della Salute e attiva fino a febbraio del prossimo anno. Sono già disponibili 1 milione e 100 mila dosi di vaccino, numero che potrà salire fino a quasi 1,5 milioni per fronteggiare una stagione respiratoria attesa con particolare intensità.
Secondo i dati regionali, nella scorsa stagione oltre 1 milione e 246 mila persone hanno contratto l’influenza o sindromi simil-influenzali, con un’incidenza media tra 10 e 20 casi su 1.000 assistiti.
Come lo scorso anno, sarà possibile – su richiesta – la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello antiCovid-19, disponibile in 260 mila dosi aggiornate alle varianti più recenti. Per chi desidera vaccinarsi solo contro il Covid, i centri vaccinali regionali restano attivi sia per adulti sia per bambini.
La vaccinazione antinfluenzale sarà gratuita per gli over 60, le donne in gravidanza o nel post-partum, i soggetti vulnerabili per patologie croniche, i conviventi di persone fragili, i bambini sani tra 6 mesi e 6 anni (con vaccino spray nasale per la fascia 2-6 anni), i residenti in strutture assistenziali, il personale sanitario, i volontari in ambito sociosanitario, i donatori di sangue e i lavoratori a rischio per esposizione ad animali portatori di virus influenzali.
“Quest’anno – spiega l’assessore regionale alle Politiche per la salute Massimo Fabi – la circolazione dei virus respiratori è prevista con impatto forte. L’Emilia-Romagna si conferma tra le prime regioni italiane per copertura vaccinale sopra i 65 anni, vicina al 60%, ma possiamo fare ancora di più, soprattutto per i più fragili. La vaccinazione rimane la misura più efficace per prevenire complicanze gravi e ridurre gli accessi ai Pronto soccorso e i ricoveri.”
Fabi ha inoltre ringraziato medici di medicina generale, pediatri, farmacisti e personale sanitario impegnati nel coordinare la campagna: “Ogni anno il buon esito di questo impegno collettivo dipende anche da loro.”
Il vaccino potrà essere somministrato da medici di base e pediatri aderenti alla campagna, dai servizi di igiene pubblica e dai punti vaccinali delle Aziende sanitarie, nonché presso le farmacie convenzionate per i cittadini maggiorenni giudicati idonei. Le Ausl potranno inoltre mettere a disposizione spazi propri per facilitare l’attività vaccinale dei medici convenzionati.