Emilia-Romagna, cresce la dipendenza dal gioco d’azzardo: quasi 1500 persone in cura nel 2024, spinta dall’online

In Emilia-Romagna il gioco d’azzardo continua a rappresentare un fenomeno in forte espansione, con ricadute sempre piu evidenti sul piano sanitario e sociale. Nel corso del 2024, quasi 1500 persone si sono rivolte ai Servizi per le dipendenze patologiche per problemi legati al gioco, pari al 4,9% dei circa 30 mila utenti complessivi presi in carico nella regione.

https://www.vecteezy.com/photo/24608295-fruit-slot-machine-concept

Il dato e stato reso noto l’altro ieri dalla Regione Emilia-Romagna durante la presentazione della campagna di comunicazione “Io non azzardo”, dedicata alla prevenzione della dipendenza dal gioco, realizzata in collaborazione con l’Ausl di Ferrara. Nella stessa occasione e stato illustrato anche il nuovo Piano regionale 2026-2028 per il contrasto al gioco d’azzardo patologico.

Secondo l’assessore regionale alla sanità Massimo Fabi, i numeri emersi delineano una situazione allarmante. Circa la meta degli accessi ai servizi rappresenta infatti un primo contatto con il sistema delle cure, segnale di una crescita costante del fenomeno, in particolare nel comparto del gioco online. Una tendenza che, ha spiegato l’assessore, si e rafforzata dopo la pandemia, incidendo in modo significativo anche sulla spesa dei cittadini.

L’Emilia-Romagna si colloca tra le regioni con i valori piu elevati di raccolta da gioco, sia fisico sia digitale. Nel 2024 la spesa pro capite ha raggiunto i 1132 euro per ogni residente maggiorenne. Nello stesso anno risultavano attivi quasi un milione di conti di gioco online, con una perdita media di 260 euro per ciascun conto.

Il quadro complessivo evidenzia una crescita strutturale del settore. Nel 2023 la raccolta totale del gioco d’azzardo in regione ha toccato i 9,5 miliardi di euro, con un aumento di quasi il 7% rispetto all’anno precedente. Particolarmente rilevante l’incremento del gioco online, che ha piu che raddoppiato il proprio valore rispetto al 2019.

Il fenomeno riguarda soprattutto uomini e giovani adulti, ma sta coinvolgendo in misura crescente anche gli adolescenti. Proprio per rispondere a quella che la Regione definisce un’emergenza intergenerazionale, il nuovo piano regionale punta a rafforzare le azioni di prevenzione e informazione. Tra gli obiettivi indicati figurano la diffusione della conoscenza del fenomeno tra cittadini ed esercenti, interventi mirati nelle scuole, la formazione degli operatori sanitari e il potenziamento della rete tra servizi pubblici, privato sociale e associazionismo.

La campagna “Io non azzardo” si concentrera in particolare sul tema della probabilita, con l’intento di chiarire i meccanismi del gioco e di evidenziare come i sistemi siano strutturati per favorire il banco, riducendo la percezione di una vincita possibile e contrastando cosi l’insorgenza di comportamenti a rischio.