Emilia Romagna. De Pascale ricorda il 7 ottobre: attacco terroristico, ma risposta israeliana un massacro che oltraggia le vittime

In occasione del secondo anniversario dell’assalto che ha scosso il mondo, il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale ha espresso una posizione netta e controversa, condannando sia l’atto originario di Hamas sia la reazione del governo israeliano, accusata di perpetuare un ciclo di violenza che sminuisce la memoria delle vittime.

De Pascale ha definito il 7 ottobre 2023 un episodio terroristico di crudeltà estrema, con circa 1400 persone uccise e innumerevoli abusi inflitti a civili indifesi, in particolare donne e bambini, oltre a oltre 250 ostaggi presi, di cui diversi ancora nelle mani di Hamas. A due anni dall’evento, ha osservato come l’odio persista alimentato da due fronti: chi nega la matrice terroristica dell’attacco e i suoi responsabili, e chi lo invoca per legittimare le decine di migliaia di morti innocenti susseguite.

Il leader regionale ha poi puntato il dito contro l’operazione in corso condotta dal governo israeliano, descritta come un massacro disumano, perpetrato sotto gli occhi impassibili e complici dell’Italia e dell’Unione Europea. Tale condotta, secondo De Pascale, non solo prolunga sofferenze ingiustificate, ma offende profondamente il ricordo delle vittime del 7 ottobre, trasformando un dramma in un’offesa ulteriore alla dignità umana.

Questa dichiarazione da Ravenna, diffusa oggi sui canali ufficiali, riecheggia il dibattito globale sul conflitto israelo-palestinese, invitando a un ripensamento urgente sulle responsabilità internazionali e sulla necessità di interrompere un’escalation che rischia di perpetuare divisioni insanabili, in nome di una pace che onori davvero le perdite di ogni parte.