Il rischio idrogeologico è una realtà che interessa gran parte del territorio italiano, e l’Emilia-Romagna non fa eccezione. Con il 94% del Paese esposto a potenziali criticità, diventa fondamentale adottare strategie efficaci di prevenzione e gestione.
Lo ha sottolineato Fabio Ciciliano, capo della Protezione Civile, al termine di un incontro con il presidente della Regione, Michele de Pascale, nella sede di Bologna. Interpellato sulla sicurezza del territorio emiliano-romagnolo in relazione ai cambiamenti climatici, Ciciliano ha spiegato che la questione va valutata caso per caso: “Ci sono molte variabili da considerare”, ha spiegato, “perchè la sicurezza non è un parametro assoluto, ma il risultato di un’attenta gestione del territorio.”
Il ruolo cruciale della manutenzione del territorio
Durante il confronto, Ciciliano ha evidenziato come il paesaggio della pianura padana sia il risultato di secoli di opere idrauliche. “La pianura esiste grazie agli interventi dell’uomo, ma queste opere devono essere costantemente gestite e mantenute.”
Secondo il capo della Protezione Civile, è necessario un duplice approccio: affrontare le emergenze con tempestività e, al tempo stesso, garantire una gestione ordinaria e continuativa del territorio. “Per troppo tempo la manutenzione ordinaria è stata trascurata. Se torneremo a prenderci cura del nostro territorio con regolarità, potremo garantire un futuro più sicuro alle nuove generazioni.”
L’appello è chiaro: la sicurezza non si improvvisa, ma si costruisce giorno dopo giorno con interventi mirati e costanti.