Emilia-Romagna, scatta l’allerta gialla: temporali, fiumi in piena e rischio frane

Un mercoledì segnato dall’instabilità climatica. Oggi, 10 settembre 2025, l’Emilia-Romagna affronta un’allerta gialla diramata dalla Protezione Civile regionale e da ARPAE. In gioco ci sono diversi scenari critici: temporali forti, innalzamento dei corsi d’acqua e frane lungo i versanti appenninici.

Il bollettino non lascia spazio a dubbi. Fin dalle prime ore della notte sono previste precipitazioni intense lungo la fascia appenninica, capaci di generare ruscellamenti e di far salire i livelli idrometrici dei fiumi. Alcune aree, soprattutto quelle dell’Appennino occidentale, potrebbero registrare addirittura superamenti della “soglia 2”, con possibili danni collegati. La fascia interessata è ampia: dalle province di Piacenza e Parma fino a Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

La giornata, spiegano gli esperti, si presenterà in due fasi. Nelle ore mattutine e pomeridiane la regione sarà investita da rovesci e temporali anche violenti, in attenuazione solo verso la sera. Sempre nella serata non si escludono venti sostenuti da sud-ovest lungo i crinali, con raffiche fino a 60 km/h, assieme a un temporaneo aumento del moto ondoso al largo fino a mare molto mosso.

L’evoluzione dei prossimi giorni porta un cauto ottimismo. Già da venerdì 12 settembre la situazione tenderà verso una debole instabilità residua, con possibili piogge sparse soprattutto nella seconda parte di sabato. Le temperature, dopo il calo odierno, si stabilizzeranno intorno ai 25-26 gradi. Da domenica, invece, l’alta pressione tornerà ad avvolgere la regione restituendo giornate più stabili e miti, con valori massimi attesi fino a 27-28 gradi all’inizio della prossima settimana.

In attesa della piena schiarita, l’invito resta uno: cautela. Oggi tutta l’Emilia-Romagna è chiamata a convivere con precipitazioni violente e i rischi collegati a fiumi e versanti fragili. Una prova di resilienza per un territorio che conosce bene la vulnerabilità del proprio equilibrio idrogeologico.