L’ennesimo disperato tentativo di distruggere la mia moralità e la mia vita politica da parte di loschi elementi locali è miseramente fallito. Infatti, il Giudice per le indagini preliminari di Bologna, nel mese di agosto scorso, ha archiviato la posizione di ben 187 persone accusate (il 29 Agosto 2001) di associazione per delinquere di stampo mafioso. In queste 187 persone ero stato inserito anch’io, con stratagemmi ancora da appurare definitivamente, per fermare il mio ritorno alla politica attiva appena iniziato dopo che un tentativo analogo durato ben 6 anni e poi smascherato dallo stesso Tribunale di Bologna mi aveva spinto a lasciare la politica nel 1998. Con l’archiviazione per mancanza di prove, richiesta dagli stessi PM che avevano coordinato le indagini e decisa dal giudice per le indagini preliminari, si è chiusa una pagina nera della giustizia italiana e dell’intrallazzo politico. Ma ciò è avvenuto dopo le violazioni armate di domicilio con al seguito le televisioni spettacolo, dopo gli arresti e le detenzioni, dopo i sequestri di beni, la perdita del lavoro, danni economici enormi, sofferenze morali e fisiche, umiliazioni, berlina mediatica con titolacci di prima pagina, morti.
La giustizia ingiusta ha compiuto un ”massacro” con gravi danni per lo Stato e gravissimi danni per le persone erroneamente coinvolte.
Sono contento che finalmente, dopo tanto tempo di tristezza, ho ottenuto giustizia anche se i gravissimi danni morali e materiali non mi verrranno risarciti. Nonostante i tredici anni complessivi di persecuzione giudiziaria a sfondo politico, rimango sereno con la restituita onorabilità e con la rettitudine morale che mi ha accompagnato in cinquanta anni di vita pubblica al punto che preferisco subire aver subito una ”porcata” piuttosto che averla fatta.
Accrescerò il mio impegno per far prevalere il rinnovamento e la moralità della politica, per garantire il rispetto degli avversari, per isolare i mestatori e gli approfittatori, per legare il bene comune ad una nuova etica pubblica.
Mi auguro che i giornali che hanno messo il ”MOSTRO” in prima pagina, publicando anche notizie false, mi rendano una briciola di risarcimento dando il giusto rilievo a questa mia presa di posizione.
Emilio Della Balda