
(ANSA) – EMPOLI, 13 APR – Per l’Empoli il traguardo salvezza
potrebbe essere in dirittura di arrivo e a Cremona la squadra
azzurra si gioca uno dei nove ‘match point’. Lo dice
l’allenatore Paolo Zanetti, che non si nasconde: “Sicuramente
siamo vicini all’obiettivo e questo con la Cremonese è uno dei
nove match point che abbiamo a disposizione. Dobbiamo andare a
Cremona con la mentalità di portare a casa dei punti.
Affrontiamo una squadra che sta bene e con giocatori di grande
gamba. Sono al nostro livello, non è una partita abbordabile e
si giocherà sui dettagli. Vogliamo dare continuità di risultati,
la difficoltà più grande è uscire dai momenti duri”.
L’avversario si presenta con un nuovo allenatore rispetto
all’andata: “Ci sono molte differenze, è diventata una squadra
camaleontica. Cambiano spesso adattandosi all’avversario.
Analizzando un blocco di partite abbiamo trovato molte
differenze, lavorano molto sulla tattica. Mi aspetto una partita
difficile, per loro è un’ultima spiaggia. Dovremo stare attenti
a tenere alto il livello di attenzione e di aggressività”. Sulla
formazione e le condizioni di Vicario il tecnico è chiaro: “Su
Vicario porto buone notizie, il problema è superato, ora bisogna
farlo ritornare in forma. Non essendo un giocatore di movimento
i tempi sono diversi, deve ritrovare forza e chili. Tra massimo
un paio di partite può tornare al suo posto. La squadra sta bene
onestamente, stiamo crescendo anche fisicamente. Abbiamo messo
molta benzina durante la sosta e aumentano i nostri parametri.
Akpa e Ismajili non ci saranno, ma abbiamo una rosa ampia che ci
garantisce di essere competitivi”.
Zanetti ha parlato anche dell’ultimo pareggio a Milano: “Abbiamo pareggiato contro una squadra che è vicina alla
semifinale di Champions. Abbiamo fatto una piccola impresa,
grazie alla bravura dei ragazzi. La cosa più bella è che col
Lecce abbiamo fatto una partita di dominio, poi con umiltà a
Milano siamo andati con una strategia diversa. Non esiste un
solo spartito, adesso conta solo il risultato. Sono stato
orgoglioso della loro duttilità mentale e tecnica. E io forse
sono meno integralista”. (ANSA).
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