Energia, allarme delle imprese del Nord: ‘Costi extra per 40 miliardi’

Il Pd, attraverso le presidenti di senatori e deputati, Simona Malpezzi e Debora Serracchiani, attaccano ‘le aziende che stanno rifiutando di versare la tassa sugli extraprofitti’ perché ‘mettono a rischio la tenuta economica e sociale del Paese’. Per questo dicono il governo deve intervenire ‘al più presto con tutti gli strumenti a disposizione per recuperare quanto dovuto dalle aziende.

L’allarme dei presidenti delle Confindustrie del Nord: ‘Ammontano a 40 miliardi gli extra costi dell’emergenza energetica’ e ‘l’impatto è devastante con il rischio di deindustrializzazione e minaccia alla sicurezza nazionale”. Dal 2019 al 2022 – spiegano i presidenti delle Confindustrie del Nord – il totale dei costi di elettricità e gas sostenuti dal settore industriale delle quattro regioni ammontava a circa 4,5 miliardi di euro, mentre nel 2022 gli extra-costi raggiungeranno – nell’ipotesi più ottimistica rispetto all’andamento del prezzo – una quota pari a circa 36 miliardi di euro che potrebbe essere addirittura superiore ai 41 miliardi nello scenario di prezzo peggiore. Sassi, Buzzella, Gay e Carraro sottolineano che “le imprese non possono attendere un giorno di più quelle misure necessarie a calmierare i prezzi di gas ed energia elettrica”.

Proseguono intanto le riunioni tecniche del governo sul dossier energia: in mattinata il ministro dell’Economia, Daniele Franco, è tornato a Palazzo Chigi dove già erano al lavoro il presidente del Consiglio Mario Draghi e il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli.


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