Equinozio di Primavera 2025. Il Sole sull’Equatore e l’Equilibrio tra Luce e Ombra … di Roberto Nanni

Alle 10:01 CET di oggi, giovedì 20 marzo, il Sole si è posizionato esattamente sopra l’equatore terrestre. In questo preciso istante si è verificato l’equinozio, un evento astronomico che segna l’inizio della primavera nell’emisfero nord e l’avvento dell’autunno in quello sud. Più che un semplice fenomeno celeste, l’equinozio rappresenta l’equilibrio perfetto tra luce e ombra, simbolo del continuo rinnovarsi delle stagioni e della danza millenaria della Terra attorno al Sole.

Il viaggio del sole e il mistero dell’inclinazione terrestre

La Terra, inclinata di circa 23,5° rispetto al piano della sua orbita, compie un percorso che determina variazioni di luce e temperatura, decretando il susseguirsi delle stagioni. Durante l’equinozio, nessuno dei due emisferi è inclinato né verso né lontano dal Sole, creando una quasi perfetta parità tra le ore di luce e di buio. È interessante notare come, per ragioni legate alla rifrazione e alla geometria del Sole, il giorno risulti sempre leggermente più lungo della notte, anche in questo momento di apparente equilibrio.

Perché la luce prevale sempre di poco

Nonostante l’origine del termine “equinozio” suggerisca una perfetta uguaglianza tra luce e buio, la realtà astronomica presenta alcune sfumature:

– Rifrazione atmosferica
Lo strato d’aria terrestre devia la luce solare, facendo emergere il Sole sopra l’orizzonte anche quando il suo disco è già parzialmente occultato. Questo fenomeno ottico prolunga la percezione della luce.

– Definizione del sole come disco
Poiché il Sole è osservato come un disco e non come un punto, l’alba e il tramonto si definiscono nel momento in cui il bordo superiore tocca l’orizzonte, estendendo ulteriormente il periodo in cui la luce è percepita.

Dalla scienza alla cultura

L’equinozio ha ispirato, nel corso dei secoli, numerose interpretazioni culturali e spirituali:

– Rinascita e rinnovamento
In molte tradizioni l’arrivo della primavera è visto come un simbolo di rinascita. La natura si risveglia: i fiori sbocciano e gli animali si destano, portando con sé il messaggio di speranza e di nuovo inizio insito nel ciclo stagionale.

– Antichi riti e celebrazioni
Molte culture antiche celebravano l’equinozio con riti e festività che onoravano la luce e il rinnovarsi della vita, evidenziando come il fenomeno fosse intriso di profondi significati simbolici e spirituali.

– L’arte dell’osservazione
Grazie ai moderni strumenti tecnologici, come i satelliti Meteosat, è possibile osservare questo fenomeno con grande precisione. Le immagini dallo spazio non solo confermano le teorie astronomiche, ma amplificano il senso di meraviglia verso l’universo.

Un momento di equilibrio naturale che invita a riflettere

L’equinozio non è soltanto un momento di precisione matematica, ma anche un invito a riflettere sul rapporto con la natura. La perfetta alternanza tra luce e ombra ricorda che ogni aspetto della vita si muove secondo cicli di trasformazione e rinnovamento. Osservare il passaggio delle stagioni diventa così un atto di consapevolezza, un invito a riconnettersi con il ritmo intrinseco del pianeta e a cercare un equilibrio nelle esistenze quotidiane.

Roberto Nanni