”Rete è un sottoprodotto dell’Avvocato Livio Bacciocchi. Infatti alcuni di loro hanno cominciato a protestare ed andare alle riunioni ”basta basta” perché avevano comprato la casa dal noto avvocato.
Lo stesso avvocato aveva costruito il giro perfetto. Lu era il proprietario del terreno, dell’impresa che costruiva la casa ed era il proprietario anche della finanziaria che ti prestava i soldi per comprarla. Era l’avvocato che faceva l’atto di compravendita della casa ed anche l’avvocato della finanziaria che ti sequestrava la casa quando non pagavi le rate.
Una volta che hanno scoperto questo ed alcuni di loro si sono trovati che con dura fatica avevano pagato le rate e c’erano solo le colonne ed il grezzo non era finito si sono incazzati come le pantere.
Non gli sto molto simpatico neanche io – dice Erik Casali – perché gli ho sempre detto che nessuno di loro veniva alle nostre serate sulla mafia del 2005 e del 2006. Non venivano loro, ne i loro genitori e continuavano tutti a votare sempre ripetutamente gli stessi e sono quelli che ci governano adesso.
Quindi c’è un problema di fondo.
E’ difficile mettere assieme l’opposizione. Questo è un paese che non ha memoria e penso che noi, come opposizione, abbiamo un problema. Siamo dei perdenti nei confronti degli organizzati.
C’è una buona parte del paese che è abituata a vivere chiedendo quello che non gli spetta. Abbiamo un sacco di amici, di conoscenti e di parenti che ha avuto dei posti di lavoro che non gli spettavano. Non hanno fatto gare, non hanno fatto concorsi, c’è chi ha allargato la casa, c’è chi ha fatto il lotto, c’è chi ha avuto il posto per la ”fiola”.
E c’è una buona parte del paese che è così. Mentre ce n’è un’altra che vive un po’ di suo. Vive un po’ distaccata, da una delega. Se poi quello che ha votato non ha fatto bene, col cavolo che lo rivota. Ma questa parte del paese che io non so quantificare ma che sicuramente è un parte consistente non è organizzata.
Quindi alle prossime elezioni rischiamo che il segretario alla Sanità Mussoni, che è stato il più votato alle elezioni con 1200 preferenze dopo essere stato due anni e mezzo il Segretario del Lavoro con i disoccupati che da 600 sono passati a 1.000 e se lo raccontiamo in giro vengono qui quelli di Wired e fanno una puntata sui sammarinesi perché solo noi possiamo dargli 1200 voti ed ora sta facendo terra bruciata nell’ospedale, venga rieletto.”
Erik Casali, Liberamente San Marino, nella serata di ieri sera sulla mafie e sulla criminalità.