Errore in Procura a Roma, i conti Smi non verranno utilizzati

Passa in giudicato, a Roma, il decreto che dichiarava inammissibile la rogatoria inviata a San Marino per spulciare i conti Smi: la Procura non ha presentato appello e automaticamente le risultanze della maxi rogatoria diventano inutilizzabili, colpa dell’ “errore” commesso dal pm Perla Lori che, prima di inviare la richiesta di collaborazione giudiziaria, non ha richiesto la proroga delle indagini.

In pratica, la rogatoria è stata inviata a tempi scaduti.

E ora, nonostante San Marino stia assistendo a battaglie legali – oltre 90 i ricorsi presentati fino ad ora, solo nei confronti della rogatoria Smi – per fermare l’invio di informazioni alla Procura di Roma, qualsiasi cosa scelga il tribunale di San Marino, sarà comunque inutile.

Inutile le battaglie legali, inutile la pubblicazione – sui maggiori quotidiani nazionali italiani – della lista dei correntisti Smi, come se l’equazione “conto a San Marino uguale a evasore” fosse data.

Anche perché, il diritto di specialità dovrebbe comunque essere garantito: è il diritto in base al quale i dati diffusi nello scambio di informazioni tra il tribunale di San Marino e la Procura di Roma non verranno usati ai fini fiscali, e cioè per altri procedimenti, che non sia quello già aperto.

San Marino Oggi