La politica come la vita reale è caratterizzata da matrimoni, separazioni, divorzi. Basta pensare ad Angelino Alfano passato da Berlusconi, a Letta, a Renzi, a Gentiloni. Caso particolare è la reggiana senatrice Maria Mussini. Tra i fondatori del M5S nella nostra città, scelta con le cosiddette “parlamentarie” del 2013, eletta al Senato, ha lasciato assieme ad altri colleghi le fila grilline nel 2014 iscrivendosi al Gruppo Misto.
La scorsa settimana ha accompagnato il Sindaco di Parma Federico Pizzarotti all’incontro con il Ministro dell’Interno Marco Minniti. Un appuntamento ottenuto il giorno precedente alla presentazione della lista civica a sostegno del primo cittadino “Effetto Parma”. A fine maggio ci saranno le elezioni comunali dove Pizzarotti si presenta da solo dopo la rottura con il M5S. Un altro dissidente come la Mussini.
Durante il colloquio sono stati richiesti un rinforzo degli organici di polizia e un’estensione del servizio di vigilanza alla Stazione Ferroviaria e all’Ospedale Maggiore, soprattutto nella fascia notturna. Una risposta immediata da parte del Viminale che ha deciso di impegnare il Reparto Prevenzione Crimine in tutti i giorni feriali, in uno dei quattro quadranti dei turni. Finora era invece disponibile esclusivamente per due o tre giorni alla settimana in sostegno alla polizia municipale, come in occasione delle operazioni anti-droga nelle scuole.
Reparto istituito nel 1997 dall’allora Ministro dell’Interno Giorgio Napolitano e dislocato presso la Questura di Reggio. Naturale il ringraziamento dell’assessore alla Sicurezza del Comune di Parma Stefano Casa alla Sen. Mussini che ha implicitamente svantaggiato la propria città. Una posizione incomprensibile alle nostre latitudini ma coerente in quanto, dopo l’espulsione dal M5S, aveva donato il ricavato della sua autoriduzione parlamentare a Officine On/Off di Parma, un progetto di Fab Lab dell’Assessorato Politiche Giovanili e Innovazione del Comune di Parma.
Salvatore Occhiuto
