Nostra intervista esclusiva a Gianluca Vinci, Segretario Lega Nord Emilia
Fino dalla sua comparsa negli anni novanta la Lega Nord si è contraddistinta per il radicamento territoriale e per il costante contatto con la gente. All’epoca Umberto Bossi, fondatore e carismatico leader, girava decine di paesi in una giornata tenendo vari comizi. Anche lei segue lo stesso modus operandi…
Certamente malgrado l’importante incarico, non ho smesso di battere il territorio perchè esclusivamente una forza politica che è in grado di ascoltare le persone può concorrere realmente al cambiamento.
Una Lega da sempre al fianco degli italiani spesso dimenticati dallo Stato…
Abbiamo sostenuto gli agricoltori nella vertenza delle quote latte, i risparmiatori truffati da banche e cooperative, i cittadini angosciati dalla questione sicurezza, una nostra collega, la consigliera comunale di Brescello Catia Silva che ha denunciato per prima la penetrazione della ndrangheta nella pianura padana.
Nell’Emilia rossa tutto ciò…
Ma la passione e la determinazione ci spingono a contrastare lo strapotere della sinistra che considera la nostra regione non un patrimonio da amministrare, bensì una proprietà da suddividere tra logiche di partito e interessi collaterali.
Un Pd che ha sfruttato l’onda lunga di Renzi…
Oramai il modello di governo del Pd si caratterizza per la profonda crisi che investe tutto il sistema di potere dal partito, alle amministrazioni locali, alle organizzazioni collaterali. La pesante situazione debitoria dell’Unieco, storica cooperativa edilizia, compressa tra la morsa dei licenziamenti e dell’inchieste giudiziarie, rappresenta un esempio indiscutibile.
La Lega non ha timore delle elezioni anticipate?
Assolutamente no! siamo pronti a votare con il vecchio Mattarellum perchè sarebbe auspicabile che fossero i cittadini a scegliere il governo del paese. Spero che Forza Italia non ricorra nuovamente a inciuci e trattative segrete in quanto il centro-destra unito può vincere con proposte innovative dal tema della sicurezza, al controllo dell’immigrazione, al rilancio dell’occupazione, all’introduzione di normative fiscali (flat tax).
Lega anche unica opposizione di Reggio?
Purtroppo sì nella tanto declamata “città delle persone” che si è trasformata in una discarica umanitaria dove le principali vittime sono proprio coloro che sono venuti attirati dall’illusione dell’accoglienza globale e invece sono costretti a vagabondare e vivacchiare non potendo tornare indietro.
Salvatore Occhiuto