Ecco il documento che molti cercavano e che non si trovava. Ovvero il contratto tra la Clabi Ltd e la Black Sea Pearl (Aman Resort) dove, in inglese, vengono chiariti i rapporti tra le due società e il pagamento dei 2,5 milioni di euro pagati dalla Black Sea Pearl come consulenza alla costruzione di ben 4 Resort di lusso nell’area balcanico-adriatica.
C’è il contratto, c’è il bonifico e tutto alla luce del sole. Come ci può essere riciclaggio?
E’ quello che la difesa nel suo nuovo appello (e non terza istanza come erroneamente avevamo scritto ieri) intente far valere. Secondo l’accusa la continuazione della custodia cautelare deve continuare in quanto non è stato chiarito fino in fondo i legami tra Podeschi-Baruc e l’Aman Resort. Ora con la pubblicazione di questo documento i legami sono chiari.
Anche il motivo principale dell’accusa, ovvero quello dell’ipotetico riciclaggio effettuato dal Podeschi attraverso la società Clabi sembra non essere mai stato concretizzato. I due milioni e 500 mila euro versati dalla Black Sea Pearl alla Clabi (acronimo di Claudio e Biljana) sembra sia – stando al contenuto dell’istanza – stato effettuato dopo la sottoscrizione di un contratto tra l’amministratrice della Clabi (Biljana Baruca) e un certo Albert Lau Cheng Ming che non sarebbe altro che l’amministratore della Black Sea Perl Ltd, ditta legata alla catena Aman Resort.
In sostanza vi era un contratto di consulenza (Consultancy & Brokerage Agreement) dove l’Aman Resort, gruppo alberghiero proprietario di hotel super lusso, attraverso la Black Sea Pearl affidava l’esclusiva della ricerca di aree nell’europa adriatico-balcanica idonee per la costruzione di ben 4 alberghi (Montenegro, Venezia, San Marino ed un’altra località prestigiosa).
I 2,5 milioni di euro bonificati non erano altro che il suo compenso ed un anticipo per lavori fatti effettuare dalla Clabi Ltd.(consulenze, progettazioni ecc.ecc.) a diversi consulenti italiani ed esteri. Infatti la la somma, una volta bonificata, è stata nuovamente ri-bonificata a coloro che avevano prestato la propria opera. Si parla di almeno un 50ina di bonifici.
Quindi contratto, bonifici in entrata e bonifici in uscita.
Tutto perfettamente regolare e tracciato. Dove sta il riciclaggio? Chiede la difesa. Dove il reato presupposto? Con la pubblicazione di questo documento e chiarite le richieste legittime dell’accusa molti si aspettano il rilascio di Podeschi e della Baruca.
Non vi sono altri elementi ostativi che possano far continuare la custodia cautelare.
Marco Severini – Direttore del Giornale.sm