Questo è il quarto articolo relativo alla pubblicazione della richiesta di documentazione inviata dal Commissario della Legge avv. Simon Luca Morsiani.
Se vuoi leggere il primo articolo clicca su questo titolo: ”*** ESCLUSIVO *** – Procedimento Titoli. Ecco la richiesta documenti. Prefazione”
Ecco il secondo articolo *** ESCLUSIVO *** – Procedimento Titoli. Parte1^ – L’acquisto dei titoli c.d. ”Demeter” e le aspettative di finanziamento di sistema
Ecco la prima parte del terzo articolo –*** ESCLUSIVO *** – Procedimento Titoli. Parte2^ L’intermediazione tramite Banca Cis. 1
Questa la seconda parte del terzo articolo *** ESCLUSIVO *** – Procedimento Titoli. Parte2^ L’intermediazione tramite Banca Cis. 2
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Ecco il quarto articolo
L’operatività – scrive Morsiani – che nell’insieme si sta delineando – acquisto titoli ”Demeter” nel contesto ipotizzato meccanismo di finanziamento al sistema – presenta dunque più di un’anomalia, a partire, come visto, proprio dalla individuazione degli interlocutori più attivi (da un lato, per Banca Centrale, una Direzione tendenzialmente autoreferenziale che dimostra di prescindere dal coinvolgimento della struttura, dall’altro, per Banca Cis, la concentrazione di valutazioni e determinazioni in capo ad un consulente non integrato nella struttura d’Istituto).
Di per se, è vero che il ricorso ad un soggetto vigilato – Banca Cis – per la ricerca di linee di finanziamento avrebbe potuto effettivamente trovare (così come sembrerebbe emergere) una astratta giustificazione nelle difficoltà tecniche che avrebbero viceversa ostacolato un’iniziativa direttamente condotta da Banca Centrale rispetto a controparti estere.
Nella relazione predisposta a giugno 2016 dal Responsabile del Dipartimento Finanza di Banca Centrale si precisava infatti come, nel contesto di interventi finalizzati all’aumento di redditività del portafoglio di Banca Centrale, un incremento delle dimensioni del portafoglio attraverso la raccolta di liquidità con operazioni collateralizzate (operatività Rep con controparti bancarie) fosse condizionato preliminarmente alla firma della contrattualistica GMRA (General Master Repo Agreement), adesione alla contrattualistica ISDA per l’operatività in interest rat swap e alla contrattualistica EMIR per operatività in strumenti derivati, con contestuale formazione del personale dei Servizi Amministrativi e del dipartimento Finanza.
In assenza del perfezionamento di tali requisiti, Lorenzo Savorelli, con il contributo di Filippo Siotto e verosimilmente quantomeno nella consapevolezza della Presidenza, avrebbe quindi di fatto avviato in concreto un meccanismo che poteva consentire di avvantaggiarsi del supporto di Banca Cis nella ricerca di finanziamenti, in considerazione della capacità di questa (come visto, con il supporto decisivo del consulente Fabiani) di attingere a linee di credito estere.
In una conversazione tra SIOTTO e SAVORELLI , del 13.02.2017, emerge: ‘‘…in un recente passato, Vella ha sondato controparti per operatività in repo … questi tentativi hanno dato esito negativo … non possono essere sottoscritti accordi GMRA o ISDA … circa la possibilità di accendere altre linee, in passato qualche tentativo di fatto di accedere linee di credito con primarie controparti e l’esito fu infruttuoso”).
Tra le ragioni delle iniziative di SAVORELLI e SIOTTO appare plausibile, tra l’altro, dare una sorta di riscontro alle richieste di attivarsi sul fronte delle esigenze di liquidità che, è emerso erano tra le criticità prioritarie cui l’operato di Banca Centrale avrebbe dovuto dare risposte efficaci.
Pare tuttavia che, all’atto pratico, sia la concezione che la realizzazione del progetto abbiano poi comportato uno sbilanciamento dell’asse decisionale dall’interno all’esterno della struttura di Banca Centrale. L’autocritica che Siotto muove a posteriori (..è stato proprio un errore di strategia .. però pazienza , oramai,. Vedo che tanta enfasi è stata data al tema dei regolamenti e dei limiti .. interni … queste operazioni hanno violato dei limiti interni.. e questo è proprio vero, è verissimo. E’ vero che gli uffici sono stati interessati, ma a valle … delle decisioni .. il Direttore ha molto tenuto questa cosa protetta .. non hanno avuto la percezione di dove si stava andando..) risulta però fuorviante, e limitata: la criticità non si arresta nel superamento di regolamenti e limiti tecnici, bensì si sostanzia nel travolgimento delle ordinarie dinamiche della struttura di direzione in Banca Centrale.
Tra l’altro , il sacrificio della ”condivisione” interna alla Banca Centrale si accompagna viceversa ad una oppose ”condivisione” esterna di cui si darà a breve conto.
Tale condivisione e coinvolgimento di ”soggetti terzi” si evidenziano, come si è avuto modo di segnalare, sia in sé per la capacità degli odierni indagati di ispirare anche interventi di carattere normativo (”… In questi decreti d’urgenza che abbiamo … che sono stati fatti in estate .. doveva esserci anche un decreto ad hoc che confermava la possibilità per tutti gli operatori sammarinesi di poter fare contratti con l’estero .. e in questi casi vale il tribunale o la legislazione di riferimento che le controparti liberamente decidono di adottare … Si potrebbe ancora fare… E in questo modo.. Banca Centrale può andare direttamente fuori ed evitare quantomeno queste situazioni di imbarazzo a lavorare con le controparti locali e dà alle Banche locali la possibilità di trattenere le controparti estere … a parte attirarne di nuove…”), sia perché questa capacità non sembra sempre corrispondere al genuino perseguimento dell’interesse del Paese (21 Luglio 2017, Savorelli corrisponde con Siotto in merito all’ipotesi di un intervento normativo sinteticamente definito come provvedimento per il ”rientro dei capitali” e non esita a rimarcare che ‘‘… si applica a chi? Io capisco che si applica a tutti i residenti e i contribuenti, categorie a cui io appartengo… La raccomandazione quindi è che questa norma NON si applichi [a] chi risiede da meno di 4 anni a San Marino e ha un incarico a tempo determinato, e magari anche esplicitamente a Banca Centrale..”.
Quale che sia, come a breve si dirà, l’anomalo coinvolgimento di terzi nella valutazione e attuazione di scelte di intervento di Banca Centrale, va detto che gli approfondimenti condotti individuano un ulteriore, essenziale, puntello all’asse direttivo Savorelli-Siotto.
Si tratta di Mirella Sommessa, membro del Coordinamento di Vigilanza. Si riferisce anche di seguito della centralità del ruolo di Sommessa nel coordinare i flussi informativi che appaiono impropriamente deviati all’esterno del circuito istituzionale di Banca Centrale. Qui è utile rimarcare che ed esemplificare la particolare solidarietà tra SAVORELLI, SIOTTO e SOMMESSA, correlazione che emerge con particolare evidenzia in comunicazioni immediatamente successive all’allentamenti di SAVORELLI (avvenuto a seguito delle determinazioni del 30 agosto 2017).
In tale fase, emerge del resto la necessità di mantenere il ”controllo” della posizione di ”Ugo” (verosimilmente GRANATA, che, evidentemente a conoscenza di fatti e circostanze significativi, deve essere ”coinvolto” ma non appare, allo stato, automaticamente allineato alle determinazioni della squadra dei più stretti sodali).
SAVORELLI si preoccupa di quando accade in Banca Centrale dopo il proprio allontanamento ”raccogliete il maggior quantitativo di materiale possibile quando siete di nuovo in Banca.. Vedrò [un consigliere] a Bologna per parlare in modo informale di possibili margini di accordo. Se volete includo anche voi nel mio deal, che specificherete con gli avvocati, come farò io. Ma lo faccio solo se già volete dare il messaggio che siete pronti ad andarvene con un compenso…”’
SIOTTO apprezza l’idea: ‘‘Ti confermo domani per quanto riguarda la mia inclusione, eventualmente ci accordiamo [L’avvocato] mi ha detto che se va a buon fine la soluzione per te, per noi sarà in discesa.”
SAVORELLI è preoccupato: ”Mirella fai qualche indagine legale su un possibile evento fantascientifico ovvero che protezione posso avere io come cittadino italiano se questi pezzi di merda provassero a mettermi le mani addosso o bloccarmi quando sono a San Marino e che leggi locali vigono in materia”.
SIOTTO è rassicurante: ”Mi sembra troppo che ti blocchino ì, se volessero farlo si presenterebbero i Carabinieri a casa tua credo”.
SOMMESSA è piuttosto risoluta riferirsi, verosimilmente, alle comunicazioni predisposte da SAVORELLI il giorno dell’interruzione del rapporto con Banca Centrale ”Secondo me gli avvocati devono scrivere che non si potevano bloccare le tue lettere perché eri ancora dg”
SAVORELLI impartisce, anche il 3 settembre 2017, istruzioni precise a SIOTTO: ‘‘cerca di controllare Ugo e di raccogliere materiale … parla privatamente con [un funzionario] dicendogli che organizzerò la resa di auto, cara aziendale e cellulare a Rimini e … manderò qualcuno a recuperare le me cose in ufficio .. probabilmente verrà mio fratello con un Junior avvocato [dello Studio].”
A SIOTTO E SOMMELLA ribadisce: ”Non fatevi intimidire. Non prendete posizioni che rovescino quello a cui avete partecipato in passato perché sarebbe un autoaccusa. Astenetevi sulla liquidità di Cassa su cui non siete d’accordo perché fallita..”
Cosa in effetti significhi ”controllare Ugo” è lo stesso SAVORELLI a chiarirlo: ”Cercate anche di allineare Ugo su questa posizione. Anche se lui votasse contro visioni che ha firmato in passato si metterebbe nei guai”.
Tema esemplificativo di urgente confronto tra i tre sodali è infatti ”la liquidità” di Cassa di Risparmio. E’ SOMMELLA a fare un chiaro punto della situazione: ”Ugo si allinea. Ma per quanto riguarda la liquidità sarà in po’ difficile votare contro. E’ una decisione che va subito al consiglio direttivo tra l’altro … ASS (servizi sociali) ha presso Banca Centrale dei fondi che avrebbe dovuto girare in favore di cassa e non lo ha fatto. Romito ha telefonato”
SAVORELLI è perentorio: ‘‘Astenetevi. Non è corretto gettare soldi della Banca Centrale in un buco senza fondo. Parla anche con F”
E’ il 04.09.2017 quando appare , come suggerimento risolutivo, quello di rapportarsi ad ”F”. Si dirà a breve altro, e in maniera più completa, a proposito di questo, ricorrente, riferimento. Sin d’ora si noti che la visione di SAVORELLI su temi centrali nell’indirizzo di vigilanza (SIOTTO ”Per caso nell’ultimo CCR cui hai partecipato hai detto qualcosa sulla liquidità da dare a Cassa?”:
SAVORELLI ”NO”; ”Io non ho mai sostenuto di dare liquidità a Cassa. Anzi”)
sembra dover essere in linea con quella di ”F” e trovare in essa supporto. Per inciso, sul piano concreto dei rapporti più stretti tra SAVORELLI, SIOTTO e SOMMESSA, merita in ultimo annotare che di fronte alle proposte ricevute, SIOTTO conferma la tenuta del sodalizio (02.09.2017, ”Spero di risolvere il mio rapporto in pochi giorni e magari portare a casa due lire, meglio ancora se con una lettera di malleva come abbiamo fatto in altri casi in passato”; ”Domani non dire niente per quanto riguarda me e Mirella, se ti confermano la volontà di trovare un accordo … ci aggreghiamo”).
La squadra rimane compatta.
… continua, e per molto.