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  • Esiste una sinistra di governo, ma lavora con la destra…di Sergio Pizzolante

    Minniti è la sinistra di governo che lavora col governo di destra.
    È il Presidente di Med.Or, l’istituto che si occupa di strategie internazionali e di Medioriente e di Africa, per le più grandi aziende di stato, Leonardo, Eni, Snam, ect.
    Cioè per lo Stato nella versione imprese di Stato, partecipate dal Governo, Ministero dell’Economia in primis, cioè col Governo Meloni.
    Minniti dice in questa intervista al Corriere alcune cose interessanti. Politiche. Nel senso più alto del termine. Anche se lui dice di non fare più politica. Non è vero. Nulla è più politico di questa intervista. È il lavoro che fa, prezioso, con Med’Or, e’ un lavoro altamente politico. Per fortuna.
    Ma in Italia, si sa, ed è il principale limite della politica, per essere credibile bisogna dire di non fare politica.
    Nel mio piccolo lo faccio anche io.
    Ma veniamo alle cose che dice Minniti.
    Ah, per chi non lo sapesse è stato il ministro che ha fatto gli accordi con i “signori” libici che oggi il suo partito vorrebbe in galera in Italia.
    Vediamo.
    Lo Stato non è una ONG. Lo Stato deve fare accordi con i nemici.
    Pensiero banale che però sembra gigantesco rispetto al banale ancora più banale della Schlein, la segretaria del suo partito, la quale sostiene che bisogna rimettere in discussione gli accordi con i criminali che si erano accordati con Minniti.
    La Schlein pensa di esistere negando l’esistenza del Pd di Governo, dall’immigrazione al Job Act.
    Dice Minniti, ancora, che quello di Lo Voi non era un fatto dovuto.
    E qui casca l’asino. Cioè gli asini. Molti.
    E il caposaldo delle Schein e delle Serracchiani: i magistrati hanno sempre ragione.
    Minniti dice anche che il Governo avrebbe dovuto, questo si un atto dovuto, porre la questione della sicurezza nazionale subito.
    Con determinazione. Con respiro strategico internazionale. Spiegando nei luoghi opportuni.
    Sono d’accordo, la gestione non è stata perfetta, ma il Governo ha fatto la scelta, di sostanza, giusta.
    Perché?
    Perché la Libia è strategica, dice Minniti, per la sicurezza nazionale e per la politica energetica nazionale. Così come l’Africa.
    Poi Minniti dice qualcosa di più. Molto politica.
    Bisogna affrontare il fenomeno immigrazione come fatto strutturale. Altrimenti saremo tutti travolti.
    Come Europa. Perché altrimenti l’Europa stessa sarà travolta dalle Afd e simili.
    Un grande patto fra Unione Europea e Unione Agricana. Per l’immigrazione regolare e per frenare i flussi irregolari e per costruire li, in Africa, le basi di uscita dall’emergenza, anche col Piano Mattei, della Meloni, dice sempre Minniti, che deve diventare piano europeo, dico io, riempito di contenuti strategici.
    Craxi diceva che se non accendiamo luci in Africa non sarà possibile impedire che gli africani vengano a cercare luce in Europa.
    Ah, la sinistra di governo…
    Che vive grazie alla destra.
    Una volta grazie al centro.