“Non abbiamo indicazioni che l’esplosione sia frutto di un attacco deliberato e non abbiamo indicazioni che la Russia stia preparando un attacco alla Nato“. Il messaggio del Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg abbassa la tensione dopo l’esplosione, probabilmente dovuta a due missili, che ha provocato due morti nel villaggio polacco di Przewodow.
Le sue parole arrivano in una conferenza stampa successiva alla riunione di emergenza tenuta a Bruxelles dagli ambasciatori dei Paesi dell’Alleanza atlantica e scongiurano lo scenario più grave ipotizzato nelle ore successive all’accaduto: l’attivazione dell’Articolo 5 del Trattato Nord Atlantico, che prevede l’intervento, anche militare, di tutti gli alleati in caso di “attacco armato contro uno o più di essi”: in pratica, una Terza guerra mondiale.
Pur precisando che sono ancora in corso le indagini, Stoltenberg ha suggerito che probabilmente si tratta di missili della contrarea ucraina, impiegati per contrastare i massicci bombardamenti russi. Il Segretario ha sentito sia il presidente polacco Andrzej Duda che quello statunitense Joe Biden prima di comparire in conferenza stampa.
“Ma voglio dire in maniera chiara che l’Ucraina non ha colpe“, ha affermato Stoltenberg. L’incidente, afferma, “è il risultato del massiccio lancio di missili russi sull’Ucraina. Questa è la dimostrazione che la guerra di Putin crea situazioni pericolose”, dice il Segretario generale della Nato, chiedendo ancora una volta la fine del conflitto. “L’Ucraina ha diritto di abbattere i missili russi che colpiscono le citta’ e le infrastrutture civili”.
La risposta “prudente e responsabile” della Nato a quanto avvenuto in Polonia ha consentito di “evitare una escalation non necessaria” del confronto in atto tra la Russia, l’Ucraina e la stessa Nato ha affermato il Segretario generale dell’Alleanza. Euronews