Nel 2024, la provincia di Rimini ha registrato esportazioni per 2,92 miliardi di euro, rappresentando il 26,4% del prodotto interno lordo locale e segnando un incremento del 12,6% rispetto al 2019. Tuttavia, l’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardo all’introduzione di dazi doganali del 25% su acciaio, alluminio e prodotti alimentari, solleva preoccupazioni significative per l’economia riminese.
Una parte consistente dell’export riminese, pari al 54,7%, è destinata a mercati extraeuropei, con il 12,8% diretto verso gli Stati Uniti, equivalente a circa 515 milioni di euro nel 2023. I settori trainanti dell’economia locale, come la meccanica, l’agroalimentare e il tessile, potrebbero subire ripercussioni notevoli a causa dei nuovi dazi.
A livello nazionale, le stime indicano che le nuove misure tariffarie potrebbero costare alle aziende italiane tra i 4 e i 9 miliardi di dollari. Inoltre, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) prevede che tali dazi possano frenare la crescita mondiale, con un impatto negativo sul PIL italiano dello 0,7% nel 2025.
Le imprese riminesi, già esposte alle dinamiche del commercio internazionale, potrebbero affrontare sfide significative nel mantenere la loro competitività sui mercati esteri. È fondamentale che le autorità locali e nazionali adottino strategie efficaci per sostenere le aziende nel fronteggiare le nuove barriere commerciali e per salvaguardare l’economia del territorio.