Abbiamo incontrato Steve Bannon a Roma. L’ex guru di Donald Trump si trovava nella Capitale italiana pure per via del summit sugli abusi convocato da papa Francesco: l’ex capo stratega del presidente degli Stati Uniti d’America non sembra convinto della bontà della linea seguita dalla Chiesa cattolica di questi tempi. Anzi, solleva una serie di problematiche relative alla futura gestione dei beni ecclesiastici. Ma quando c’è Bannon tra i paraggi non si può non parlare di sovranismo, populismo e scenari politico-economici.
Come analizza il fatto che Bernie Sanders stia raccogliendo tutti questi soldi? Pensa che sia un avversario credibile per Donald Trump?
Alleanza tra sovranisti e populisti al governo europeo: è possibile o impossibile?
“Questo è il punto: se facciamo riferimento alla scorsa estate, dobbiamo parlare dei partiti sovranisti dei nazionalisti e dei populisti che raggiungono circa il 30% dei voti (dal 25% e il 30 % dei voti). È appena stato pubblicato un sondaggio, che evidenzia come questa unione possa diventare il più grande partito nelle elezioni valevoli per il parlamento europeo. Penso che i partiti sovranisti e populisti arriveranno a prendere oltre il 50%. Credo che ogni giorno possiate vedere come questo impeto stia crescendo in maniera complessiva. E se questo slancio terrà, vedremo alla fine populisti e nazionalisti, come un’ondata, diventare la maggioranza”. Il Giornale.it