
Il cammino europeo della Lazio è giunto al primo decisivo bivio della stagione: al De Kuip di Rotterdam, alla squadra di Maurizio Sarri basta un pareggio contro il Feyenoord per ottenere il passaggio del turno in Europa League, ma con una vittoria si allontanerebbe del tutto l’eventualità dello spareggio. “Non faccio calcoli, non penso al derby di domenica nè alla possibilità di retrocedere in Conference League – chiarisce il tecnico in conferenza stampa -. All’Europa ci teniamo, il nostro girone andrà a finire come quello del Tottenham”. In altre parole, sarà un su e giù di emozioni e incastri di classifica per tutta la partita. “Noi puntiamo a vincere ed arrivare primi, stop, poi vediamo che viene fuori”.
Tra i titolari si potrebbe rivedere Marcos Antonio, di cui il mister è parzialmente soddisfatto: “Ha avuto le difficoltà che tutti i giovani hanno quando si trasferiscono in un campionato e in un Paese completamente diversi dal loro”. Chi gioca dovrà dare “il 101 per cento”, perché, sottolinea Sarri, “le partite se non le aggredisci le subisci, e noi vediamo da una gara andata così”. Ossia il ko di domenica scorsa contro la Salernitana, partita già negli annali per il contestato giallo a Milinkovic che lo costringerà a saltare il derby.
“Non ci possiamo permettere calcoli, perché se vai lì puntando a ottenere lo 0-0 non ne esci”. A proposito invece della decisione della Uefa di permettere al Feyenoord di spostare la partita in campionato successiva, Sarri non ci sta: “E’ una vergogna che si permetta di fare questo; ci sentiamo presi in giro, come lo Sturm Graz e il Midtjylland”, aggiunge il tecnico dei biancocelesti.
In conferenza stampa ha parlato anche Mattia Zaccagni: “Io uno dei migliori del mio ruolo in Italia? Ancora lo devo dimostrare, non bastano queste partite iniziali. Il mister mi ha dato tanto, da lui ho imparato soprattutto in fase realizzativa”. Anche i giocatori, come il tecnico, erano “arrabbiati e delusi” dopo la Salernitana: “Avevamo la partita in mano – conclude Zaccagni – Ci sono stati episodi che ci hanno fatto innervosire, ma non deve essere un alibi”.
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