Europei volley, favolosa Italia. Batte la Russia e vola in semifinale

semi finale volleyUna favolosa Italia batte la Russia 3-0 (25-20, 25-19, 25-19) e vola in semifinale del campionato europeo. Sabato a Sofia gli azzurri affronteranno la Slovenia allenata dal ct Andrea Giani, uno dei tanti talenti della generazioni di fenomeni che portò l’Italia in cima al mondo sotto la guida di Velasco. La storia della pallavolo cambia e mette sulla strada dell’Italia proprio uno dei giocatori simbolo e con il maggior numero di presenze in maglia azzurra che ha portato nella bacheca italiana i più importanti successi. Giovedì mattina gli azzurri s’imbarcheranno sul charter che li porterà a Sofia dove nel weekend daranno la caccia all’ennesima medaglia.

L’Italia di Gianlorenzo Blengini porta con sé, oltre a ginocchiere e indumenti, pure il suo gioco brillante e concreto. La prestazione davanti ai 4500 spettatori del Palayamamay di Busto Arsizio va al di là di ogni emozione. Una prova sontuosa sfoderata proprio nella riedizione della finale dell’Europeo 2013 e affrontata non solo con il cuore ma con la tecnica e tanta “testa”. Il secondo tre a zero rifilato alla Russia nel giro di pochi giorni, l’altro in Giappone nella World cup che costò ai ragazzoni dell’est l’esclusione dalla qualificazione olimpica ancora da conquistare, è frutto di un gioco corale con i soliti solisti a dirigere e con il resto del gruppo che ha risposto presente in ogni circostanza. Insomma un gruppo vincente costruito nel ritiro di Cavalese, nel Trentino, dall’avvento di Blengini nel mese di agosto.

I frutti raccolti in Coppa del mondo e la semifinale europea appena conquistata lasciano ben sperare per la prossima stagione olimpica. Gli azzurri hanno dominato il match dall’inizio alla fine, imponendo un ritmo altissimo, troppo per i campioni uscenti. Blengini e il suo staff avevano studiato a meraviglia Muserskiy e compagni e avevano dato indicazioni precise ai loro ragazzi, che attenti in difesa (bravo come sempre Colaci) toccavano tutto a muro con Buti e Piano e in pratica sterilizzavano le offensive russe. La spinta sull’acceleratore arriva dal trasformato Ivan Zaytsev, lo zar realizza 14 punti, due ace, un muro e il 61 per cento in attacco. A fare la parte del leone nel finale questa volta è Lanza con 12 punti e 55 per cento in attacco. Juantorena trascina la squadra e piazza, ogni tanto, qualche colpo da vero big. Alla fine l’italo-cubano porta a casa otto punti e un ace. Ancora da leader, non è più una novità bensì un abitudine, la regia di Giannelli che varia il gioco offensivo e trova sempre l’alzata giusta. Una squadra capace di mettere la museruola ai fenomeni russi come il centrale Muserskiy e il compagno di ruolo Volvich. Faticano gli attaccanti con Kliuka autore di 13 punti leader del gruppo. Non decolla Mikhailov e in battuta si sono visti troppi errori. Le alchimie tattiche e tecniche del ct Alekno, richiamato alla guida per l’occasione, non mettono a posto la situazione e mandano in confusione la squadra.

Spettacolare primo set da parte dell’Italia che infiamma il pubblico del Palayamamay di Busto Arsizio. La squadra azzurra domina in ogni fondamentale e sfrutta al meglio gli errori della Russia. Buti e Piano tengono a muro, la spinta al servizio mette in difficoltà la ricezione russa e l’attacco gira grazie alle varie soluzione trovate dal regista Giannelli che chiama in causa spesso anche i centrali. Il ct Alekno comincia la girandola dei cambi che rosicchia punti e fa paura agli azzurri. Dall’enorme vantaggio d dieci punti si scende fino a quattro, ma non basta l’Italia vola sull’uno a zero. In avvio di secondo set sale in cattedra lo zar italiano: Ivan Zaytsev (83 per cento in attacco). In fase offensiva il giocatore della Dinamo Mosca, ma italiano, prende a bordate la difesa avversaria e contribuisce a scavare il primo solco. Nonostante il gioco al centro non funziona, la Russia rimane incollata all’Italia e sfrutta ogni più piccola disattenzione. Il servizio russo diventa gioia e dolori della formazione, mentre l’Italia con Giannelli in crescita fa la differenza: due a zero per i padroni di casa. Ancora buona partenza e vantaggio azzurro in avvio del terzo set. L’Italia dalla linea dei nove metri spacca la partita, il contrattacco funziona e la Russia, che fatica in ricezione, non può ricostruire il suo gioco offensivo. Gli azzurri ci sono e anche al centro la prestazione di capitan Buti è da incorniciare: ogni volta che viene chiamato in causa risponde presente. Russia troppo fallosa, l’Italia vola a Sofia.

Nelle altre partite non mancano le sorprese. Clamoroso il successo della Slovenia allenata dal ct Andrea Giani che piega al tie break la Polonia. I campioni del mondo vanno sotto di due set e provano la rimonta che si ferma al quinto set sul 16 a 14 per gli sloveni. Già era un traguardo storico il quarto di finale, adesso la Slovenia con la semifinale entra nella leggenda. A fare la differenza l’attacco della Slovenia che permette ai migliori uomini a disposizione di far male: Gasparini e Urnaut 17 punti a testa e Cebulj 14 punti. Inoltre la squadra allenata dal ct italiano centra la qualificazione al prossimo europeo del 2017 in programma proprio in Polonia. La Francia si sbarazza della Serbia e conferma la favolosa estate, dopo il successo nella World league. Sotto la spinta dell’opposto Rouzier autore di 20 punti, il fastidioso servizio di Le Roux (tre ace e altrettanti muri vincenti) e i 16 punti di Ngapeth i transalpini chiudono il discorso e conquistano un altro grande obiettivo della lunga stagione 2015. La Bulgaria schiaccia la Germania con un secco tre a zero con in cattedra Nikolov autore di 14 punti e tre ace. Ottima la prestazione a muro dei padroni di casa con sei muri vincenti di Todorov, quattro Aleksiev e tre Yosifov.

Corriere dello Sport