Evasione fiscale, Foschi (Su) bacchetta Psd e Ap e plaude l’annunciata svolta

L’introduzione nel codice penale del reato di evasione fiscale sarebbe “la misura più efficace per recuperare la fiducia persa dal nostro sistema”. Non solo: rappresenta “l’autostrada” per la firma degli accordi con l’Italia. Ivan Foschi, capogruppo di Sinistra unita, plaude a quella che definisce la “svolta” del Psd. Ovvero, la proposta annunciata nei giorni scorsi dal partito di opposizione di reintrodurre il reato di evasione fiscale nell’ordinamento sammarinese. Foschi non dimentica però di sottolineare la paternità dell’idea: “Mi fa piacere che il Psd rispolveri una proposta da tempo segnalata da Su e dal sottoscritto”. Già come Guardasigilli, nel 2006, ricorda infatti l’attuale capogruppo, aveva sollecitato un intervento in questa direzione: “Segnalai più volte questa problematica ai col- leghi di governo – evidenzia Foschi – ma la proposta cadde sotto il fuoco amico degli alleati di allora”. Alleanza popolare e lo stesso Psd “ritenevano che questa idea fosse eccessiva e pericolosa per il nostro sistema, quasi che noi di Su fos- simo dei marziani che non sapevano fare l’interesse del Paese”. E la minoranza dell’epoca, ovvero l’attuale maggioranza capitanata dalla Dc, ricorda Foschi, “osteggiava in maniera sistematica ogni passo verso la trasparenza”. Malgrado i trascorsi, il capogruppo si augura che la proposta del Psd “possa condizionare anche l’idillio con il Patto per San Marino”. Anche se i dubbi a riguardo sono forti: “Non solo perché – spiega Foschi – lì albergano ancora le vecchie glorie che hanno realizzato e mantenuto negli anni quella legge irresponsabile”. Ma anche perche’ anche di recente “in più occasioni abbiamo avuto la prova di quanto in molti temano questo provvedimento”. Non è ottimista il leader di Su: “Il timore

– conclude la sua nota – è che anche questa proposta del Psd o tornerà in alto mare o verrà stravolta dagli artifici dei soliti maneggion